Proseguono con successo a Palazzo della Racchetta le prime quattro mostre del Ferrara Art Festival
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da: ufficio stampa Ferrara Art Festival
Tra gli artisti, tre pittori provenienti da Odessa
Inaugurate due settimane fa, le mostre del Ferrara Art Festival stanno facendo parlare di sé, oltre a suscitare viva curiosità tra il pubblico che, numeroso, le sta visitando. Un’occasione unica, quella offerta dal festival curato da Virgilio Patarini, per scoprire un volto nuovo dell’arte contemporanea ed al tempo stesso esplorare il grande Palazzo della Racchetta, gioiello rinascimentale nel centro di Ferrara.
Tra gli artisti in mostra, spiccano le opere di tre pittori di Odessa, la città Ucraina che, come altre dello stato, sta subendo in maniera disastrosa gli effetti della guerra civile.
La sezione dell’esposizione a loro dedicata è intitolata “Astrazione Odessa”. Si tratta di Sergei Paprotskiy, Igor Vareshkin e Lyudmila Vasilieva la cui presenza a Ferrara, con una pittura che si orienta verso un classico equilibrio che travalica gli impulsi quotidiani e personali, in una sorta di anelito ad un mondo assoluto ed ideale, di pace ed armonia, colpisce, in questo momento storico, in maniera ancor più particolare. In essa, infatti, si può riconoscere un monito e un forte segnale che acquista ancora più pregnanza, in questi giorni in cui la loro terra è in guerra. E ci racconta di come l’arte possa ambire ad un ruolo anche politico, sia pure in forma indiretta, attraverso la veicolazione di ideali superiori.
A differenza delle altre tre mostre presenti in questo momento a Palazzo Racchetta e che si concluderanno il 12 Giugno prossimo, Astrazione Odessa rimarrà in parete per altre tre settimane, fino al 3 luglio prossimo.
Il Ferrara Art Festival, con le sue oltre trenta mostre e gli eventi collaterali del Racket Festival (che inizierà il 12 giugno prossimo) gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara e proseguirà fino al 3 ottobre 2014. Le mostre sono visitabili, tutti i giorni dalle 15 alle 19 ad ingresso libero.
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