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Prosegue, negli Istituti di istruzione secondaria, il ciclo di conferenze “Il corpo della donna nella pubblicità”: quattro gli appuntamenti di marzo

Articolo pubblicato il 4 Marzo 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa FIDAPA

 

In programma sabato 7 marzo 2015, presso l’Istituto Tecnico Industriale Carpeggiani-Copernico, nell’ambito del progetto “Il corpo della donna nella pubblicità”, l’intervento di Elena Buccoliero (Sociologa – Ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara -Giudice Onorario  del Tribunale per i Minori di Bologna)dal titolo: “Tutta un’esibizione di sorrisi. Le età della donna attraverso le immagini”.

Sabato 14 marzo 2015, Dalia Bighinati (Giornalista, autrice televisiva–Telestense e TeleFerraraLive)  interverrà al Liceo Artistico Dosso Dossi sul tema “Cosa significa quello che vediamo? Effetto specchio nella comunicazione”. Un’analisi tecnica dello spot pubblicitario, degli aspetti  fondanti e quelli più  rilevanti che fanno parte del backstage del “set”.

Sabato 21 marzo 2015,  Elena Buccoliero,  affronterà con gli studenti del Liceo Statale Giosuè Carducci,  gli aspetti sociologici della comunicazione  pubblicitaria  attraverso le sue diverse forme e l’analisi dei modelli sociali proposti e  dei comportamenti individuali che ne derivano.

Sabato 28 marzo 2015, Deanna Marescotti  (Psicologa counsellor), all’Istituto Tecnico G.B. Aleotti, focalizzerà l’attenzione su “Identità di genere e pubblicità”.  Un approccio interdisciplinare attraverso il quale condurre i giovani ad un’analisi critica delle immagini femminili proposte negli spot pubblicitari, del corpo utilizzato come oggetto da mostrare e consumare.

Il ciclo di conferenze, riservato alle classi degli Istituti di  istruzione  secondaria della città, è promosso ed organizzato da FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni ed Affari) Sezione di Ferrara ed  ha il patrocinio del Comune di Ferrara.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani