PROSEGUE “FERRARA MUSICA AL RIDOTTO” DOMENICA 21 NOVEMBRE ALLE 10.30: DUE CONCERTI DI MOZART E BEETHOVEN CON GIOVANNI BERGAMASCO E ZHEN YE JE, ACCOMPAGNATI DA FERNANDO SCAFATI E CARLO BERGAMASCO
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La rassegna “Ferrara Musica al Ridotto” continua domenica 21 novembre alle 10.30 con l’ultimo appuntamento della serie PianoDuo Festival, dedicata al repertorio per due pianoforti e promossa dal Conservatorio Frescobaldi in collaborazione con Ferrara Musica.
Le trascrizioni in programma saranno quelle del Concerto per pianoforte e orchestra K. 488 di Mozart (Giovanni Bergamasco primo pianista e Carlo Bergamasco alla seconda tastiera, allievi di Daniele Borgatti) e del Quarto Concerto op. 58 di Beethoven, con Zhen Ye Je solista, accompagnato dal proprio insegnante Fernando Scafati.
Il Concerto K. 488, senza dubbio tra i Concerti per pianoforte di Mozart più frequentemente eseguiti ed amati dal pubblico, venne scritto per le Accademie Musicali Viennesi della Quaresima del 1786. È una composizione matura, risultato di un articolato processo di elaborazione, con grande alternanza di vivacità ritmica e di momenti molto lirici; la tonalità principale di la maggiore è una tra quelle che per Mozart meglio esprimono gioia e vitalità e la sua luce pervade in pieno il primo e il terzo movimento.
Dedicato all’Arciduca Rodolfo d’Austria, il Concerto in sol maggiore op. 58 di Beethoven fu composto tra il 1805 e la fine del 1806, assieme alla Quinta Sinfonia, ed eseguito per la prima volta l’anno dopo dallo stesso compositore. Tornando al genere “Concerto” dopo un intervallo di cinque anni, Beethoven rivoluziona i tradizionali rapporti fra solista e orchestra; il lavoro si apre in modo inedito con il solista che espone in modo meditativo il tema principale. È ritenuto il capolavoro assoluto di tutta la produzione beethoveniana per pianoforte e orchestra, un lamento meravigliosamente poetico ed espressivo.
Biglietti a 3 euro e 1 euro, acquistabili anche on line o direttamente alla Biglietteria del Teatro nei consueti orari e domenica stessa dalle 9.30 a inizio concerto.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani