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Proiezione del film “La donna elettrica” al cinema Boldini

Articolo pubblicato il 12 Febbraio 2019, Scritto da Arci Ferrara

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

PROIEZIONE SPECIALE

AL CINEMA BOLDINI

Mercoledì 13 febbraio ore 21.00 – v.o. sott. ita

LA DONNA ELETTRICA, regia di Benedikt Erlingsson

(Francia, Islanda, Ucraina, 2018 – 101′)

Ingresso 5 euro

Mercoledì 13 Febbraio alle ore 21.00 al Cinema Boldini verrà proiettato in versione originale con sottotitoli in italiano LA DONNA ELETTRICA di Benedikt Erlingsson, presentato alla Settimana della Critica dell’ultimo Festival di Cannes e vincitore del Premio Lux del Parlamento europeo.

Il film si svolge nelle Highlands islandesi, dove Halla, una donna single di circa cinquant’anni e all’apparenza come le altre, dirige un coro di paese. Ma dietro la routine di ogni giorno, si nasconde una vita segreta: armata di arco e frecce, Halla porta avanti la sua battaglia contro il capitalismo sabotando i fili elettrici di un’enorme fabbrica di alluminio appartenente ad una grande multinazionale che sta distruggendo la sua terra. Per il governo e per la stampa nazionali, “la donna elettrica” è un’ecoterrorista a cui dare la caccia, ma Halla porta avanti coraggiosamente la sua guerra contro i potenti, contro lo Stato, contro l’evoluzione cieca e cinica. Il suo è un atto di resistenza ambientalista, in apparenza solitario, che ricerca la complicità della natura per garantire la reciproca salvaguardia: la donna elettrica compie le sue azioni sfruttando ripetutamente cespugli, animali e zolle di terra per nascondersi dagli insistenti inseguimenti della polizia. Così, prati, vallate e montagne danno colore al film così come al mondo stesso. Il verde dell’erba che si confonde col blu del cielo contribuisce a restituire una fotografia fredda e naturale, radicata nell’Islanda che non vuole scendere a compromessi con il grigio delle industrie e delle città.

Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile ed un omaggio alla struggente bellezza del paesaggio islandese, e costruisce una metafora della maternità quale ventre della Terra.

Il regista, come già nel suo precedente film Storie di cavalli e di uomini cerca una fortissima connessione con la natura, che diventa quasi la seconda protagonista di questa storia avvincente. L’autore, infatti, ha deciso di orientare la sua carriera cinematografica proprio verso l’argomento, convinto del fatto che i diritti della Natura dovrebbero essere considerati al pari di quelli dell’uomo.

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Arci Ferrara



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani