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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Sismicità, liquefazione delle sabbie, emissioni gassose del terreno, giacimenti di idrocarburi, sorgenti geotermiche. Sono solo alcuni dei fenomeni e degli aspetti geologici del nostro territorio che gli studenti dei licei scientifici ferraresi hanno avuto modo di approfondire, a partire dal 6 febbraio scorso, nell’ambito del progetto ‘Underground’, organizzato dal Museo civico di Storia Naturale di Ferrara con la collaborazione del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara.
Intento dell’iniziativa, che si è articolata in lezioni teoriche, sessioni di laboratorio ed escursioni nel territorio, è stato quello di far conoscere ai giovani studenti la geologia del sottosuolo padano-emiliano, fornendo loro nozioni scientifiche su ambiti connessi con i temi della tutela pubblica. Come spiegano infatti gli organizzatori, “attraverso l’apporto di esperti impegnati sul campo, il progetto ha puntato a fornire ai ragazzi elementi conoscitivi che consentano loro di affrontare con approccio consapevole e critico i rischi e le problematiche legati alla conformazione geologica del nostro territorio”.
Tre gli istituti scolastici coinvolti, per un totale di 128 ragazzi: il Liceo Scientifico ‘Roiti’ di Ferrara con le classi III R e III S della prof.ssa Caterina Berti; quello di Bondeno con la classe III K del prof. Giancarlo Reggiani, e il Liceo di Scienze Applicate Isit Bassi Burgatti di Cento con le classi IV S, IV T, IV U dei proff. Bruno Somenzi, Paola Aleotti e Giuliana Pasquini.
Dopo la sessione unica, il 6 febbraio scorso, di lezioni teoriche per tutti, sulla struttura stratigrafica e tettonica del sottosuolo padano-emiliano, l’evoluzione geomorfologica storica e la sismica a cura di Marco Stefani (Unife), Riccardo Caputo (Unife), Marco Bondesan (Parco Delta Po Veneto), coordinati da Enrico Trevisani del Museo di Storia Naturale, nelle settimane successive ciascuna delle classi coinvolte ha svolto i laboratori di sedimentologia e di petrografia, organizzati al Dipartimento di Scienze della Terra e curati da Daniele Masetti e Umberto Tessari dell’Università di Ferrara, con Lucia Poletti dell’Associazione Didò, per l’analisi granulometrica delle sabbie, in riferimento al fenomeno della liquefazione, e per l’osservazione macroscopica di campioni delle rocce del nostro sottosuolo, che per la loro porosità e conformazione assorbono e accumulano i fluidi liquidi e gassosi presenti nel sottosuolo stesso.
L’osservazione diretta e lo studio dei vari fenomeni sul territorio è stata condotta da esperti in alcuni siti caratteristici e preceduta da relazioni propedeutiche in Museo: a San Carlo, con Nasser Abu-Zeid, Riccardo Caputo e Paolo Russo di Unife, per lo studio sul campo dei fenomeni determinati da eventi sismici: liquefazione, cedimenti, amplificazione e frane; a Copparo, con Fedora Quattrocchi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Roma, Nicola Salmaso di Eni e Carmela Vaccaro di Unife, per l’approfondimento della conformazione geochimica e geofisica del sottosuolo, in relazione alla presenza di sorgenti gassose e di idrocarburi, lo studio delle emissioni gassose anomale del terreno, come i vulcanetti spontanei, e dei rischi connessi allo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi nella pianura padano-emiliana.
L’iniziativa si è svolta con il sostegno della Provincia di Ferrara e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.

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