Progetto speciale “Valli di Comacchio”: un bene da valorizzare per tutti
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Da: Segreteria Generale Comune di Comacchio
Replica del Vice Sindaco Fantinuoli come precisazione rispetto all’articolo di stampa apparso oggi
Il Vice Sindaco con delega alle “Valli e Saline” intende precisare che, allo stato attuale, nulla è cambiato per indurre ad affidare il nostro patrimonio vallivo in concessione, rispetto a quanto già stabilito in passato. La decisione che il Comune di Comacchio ha assunto con delibera consiliare n.16/2018, ha di fatto confermato l’ipotesi precedentemente formulata nel 2002 da un’altra Amministrazione.
Il Comune, a seguito della D.C. 16/2008, ha costituito un gruppo di lavoro interno e affidato al “Consorzio Futuro e Ricerca”, Ente partecipato dallo stesso Comune e dall’Università di Ferrara, l’elaborazione di un documento economico-finanziario prospettico relativamente all’ipotesi di concessione in gestione integrata, delle attività di pesca e delle attività ad essa complementari (Sagra dell’Anguilla, lavorazione marinati ecc..), nel comprensorio vallivo di proprietà del Comune di Comacchio, al fine di definire impatti ambientali, ma anche turistici.
Lo scopo è quello di definire i diversi profili e l’analisi costituisce il punto di riferimento prioritario per valutare l’equilibrio del piano economico-finanziario e la tenuta o meno di un’eventuale concessione.
Questa prima fase di lavoro, è stata affiancata da attività quali la sperimentazione inerente l’affidamento della Sagra dell’Anguilla e la gestione della manifattura dei marinati, consistente in una concessione temporanea. Oltre ciò proseguono i monitoraggi con UNIFE (convenzione Parco-Università).
Alla data odierna, pare dunque prematuro parlare di bandi o criteri di assegnazione e/o assumere decisione affrettare, dovendo ancora concludersi l’analisi legata alla fattibilità tecnico-economica, contenuta negli indirizzi della delibera di C.C. 16/2018. Qualora l’analisi in corso portasse esiti positivi, un’eventuale gara di affidamento sarebbe aperta a tutti come previsto dalle leggi in materia.

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COMUNE DI COMACCHIO
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani