Progetto “(R)Esistenze 2016”: un bilancio
da: Balamòs Teatro
Al Centro Teatro Universitario e all’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “G. Bentivoglio” di Poggio Renatico un attento e meticoloso lavoro teatrale sulla storia della Resistenza nel ferrarese.
Si conclude quest’anno l’undicesima edizione del progetto “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” con la rappresentazione dell’ultima replica dell’omonimo spettacolo teatrale presso l’Auditorium di Poggio Renatico, Venerdì 23 Aprile, alle ore 10.30. Il progetto “(R)esistenze 2016” è stato ideato e curato da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e promosso dall’ANPI Ferrara e dal Centro Teatro Universitario con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e il Comune di Ferrara. “(R)esistenze è un progetto di notevole valore pedagogico oltreché artistico: lo spettacolo è stato l’esito finale del processo di un laboratorio teatrale condotto da Michalis Traitsis, con Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani, allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara e Lara Patrizio, attrice e musicista.
La pedagogia deposita le memorie, dà ad esse una struttura comunicabile, rende le conquiste dei singoli patrimonio di tutti.
“A seguito di un approfondito studio di antropologia teatrale e ricerca bibliografica, abbiamo scoperto la storia degli eccidi di Porotto tramite il libro di Nico Landi “Una storia di Storia” e abbiamo messo in scena uno studio teatrale con l’intenzione di vivificare ricordi, immagini, testimonianze attraverso la rievocazione di storie, semplici e complesse insieme, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità, non solo politica e sociale ma anche esistenziale”, afferma Michalis Traitsis.
Quest’anno ci sono state sei repliche, rivolte alle scuole medie di Ferrara e provincia e al pubblico adulto, realizzate presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara e l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “G. Bentivoglio” di Poggio Renatico.
“(R)esistenze” è un impresa impegnativa e ricchissima, – aggiunge Michalis Traitsis – , ogni volta alla fine dello spettacolo ci confrontiamo con gli alunni e i docenti delle scuole medie del territorio, gli studenti universitari e altri spettatori. Il riscontro che abbiamo dopo questi incontri è davvero molto intenso e di grande spessore emotivo. Attraverso le domande, le curiosità e le osservazioni degli alunni, ma anche le considerazioni di giovani e meno giovani che si avvicinavano per confrontarsi con gli autori dopo lo spettacolo, il progetto si arricchisce e diventa un momento di aggregazione e di comunità.
Si può dire con certezza che il progetto “(R)esistenze 2016” è la dimostrazione del fatto che si possono creare, sviluppare e promuovere non solo grandi eventi, ma anche piccoli progetti di qualità, facendo un attento, meticoloso e silenzioso lavoro sul, nel e con il territorio.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)