Progetto regionale “Seinonda”, modello esemplare di processo partecipato
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Viene presentato in questi giorni, alla tredicesima edizione del Parlamento europeo dei giovani, il progetto “Seinonda”, frutto di un percorso partecipativo promosso dalla Regione Emilia-Romagna per coinvolgere i cittadini e i vari portatori d’interesse nell’elaborazione del Piano di gestione del rischio da alluvioni. Il percorso, avviato nel 2013, è stato scelto come “modello esemplare di processo partecipato” dalla “Solidarity Water Europe” (la sigla francese è “Solidarité Eau Europe”, in breve See), organizzazione non governativa nata nel 1998, con sede a Strasburgo.
L’assemblea dei giovani – che riunisce in Svizzera, a Burier (Losanna), fino al 20 marzo oltre 70 ragazze e ragazzi provenienti da 17 Paesi europei – affronterà una discussione sui rischi legati all’acqua, su come prevenirli e gestirli, ponendo particolare attenzione all’importanza della partecipazione e della responsabilizzazione attiva della popolazione, con lo scopo di diffondere una vera cultura di prevenzione e protezione civile.
Il workshop dedicato all’esperienza emiliano-romagnola ha permesso di illustrare il progetto nell’ambito delle attività del Parlamento europeo dei giovani, focalizzando gli interventi sulle azioni da mettere in campo durante un evento alluvionale e sulle modalità con cui organizzare una rete di volontariato in seguito al verificarsi di un evento calamitoso. I ragazzi sono stati invitati a prendere parte ad un momento partecipativo per contribuire a sviluppare modelli di gestione delle emergenze. Si tratterà di un vero e proprio evento partecipativo durante il quale i ragazzi saranno impegnati a contribuire con le loro idee e a sviluppare prototipi per progetti di gestione delle emergenze. Risultati che la Regione Emilia-Romagna potrà riportare a casa per il prosieguo delle attività legate alla Direttiva 2007/60/CE.
Dal comunicato stampa dell’ufficio stampa della giunta regionale Emilia-Romagna
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Sara Cambioli
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