Progetto educativo di giornalismo con CIDAS alla scuola Dante
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Da: Organizzatori
Oggi martedì 28, con la presentazione ufficiale del primo numero di “Re D’azione Dante” esce on line il giornalino scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale N.5 “Dante Alighieri”, consultabile sul sito www.alighierife.gov.it, realizzato in collaborazione con la cooperativa CIDAS.
La redazione è composta da 12 studentesse e studenti delle classi prime e seconde, che hanno partecipato per tre mesi al Laboratorio di Giornalismo condotto dagli educatori e dai referenti della comunicazione della cooperativa sociale CIDAS, in accordo con la dirigenza ed i docenti della scuola. Un esperimento innovativo per coinvolgere le ragazze ed i ragazzi, in orario pomeridiano, in un’attività che è stata per loro di forte stimolo nel rafforzamento delle competenze linguistiche e nello sviluppo delle abilità relazionali. Dopo una formazione iniziale, che ha fornito alle alunne ed agli alunni le basi per orientarsi nella struttura e nei contenuti di un quotidiano e per comprendere come è strutturata una redazione, i ragazzi si sono cimentati nella scelta degli argomenti da trattare, nella scrittura degli articoli e nella realizzazione delle fotografie. Hanno anche ideato ed elaborato il nome ed il logo del giornalino, dimostrando creatività e spirito collaborativo.
“Come scuola – sottolinea il dirigente scolastico della Dante Massimiliano Urbinati – abbiamo la responsabilità educativa di ragazze e ragazzi sollecitati da stimoli continui, per cui è sempre più complesso mantenere alta la loro attenzione. Abbiamo dunque il compito di trovare proposte educative stimolanti e coinvolgenti. Per questo abbiamo pensato al Laboratorio di Giornalismo, grazie al quale i nostri alunni hanno effettivamente potuto valorizzare le loro abilità e sono stati stimolati nella progressiva responsabilizzazione ed autonomia”.
“Nelle tematiche scelte – spiega Chiara Poccobelli, referente pedagogica dei Progetti educativi di CIDAS – le giovani redattrici ed i giovani redattori hanno rivelato di essere molto più attenti e curiosi rispetto a ciò che li circonda di quanto noi adulti immaginiamo: li preoccupa il fenomeno dei suicidi in età giovanile, conservano con affetto il ricordo della compagna scomparsa, elaborano proposte di miglioramento per l’attività didattica della loro scuola, hanno consigli su cinema e musica. Per noi che abbiamo condotto questo Laboratorio è un risultato straordinario ed uno stimolo ad investire ancora più fiducia ed energie in questi ragazzi”.
Educare alla lettura ed alla scrittura significa anche educare all’ascolto ed al rispetto reciproco, e sono questi i valori che si spera possano conservare questi giornalisti in erba per il loro futuro.
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