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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il Sottosegretario alla Presidenza della Regione dice no alle provocazioni del Sindaco di Bondeno (Fe), intenzionato ad alzare le tasse a chi ospita profughi

Bologna – “Un sindaco – che è sindaco di tutti i cittadini del Comune che amministra, anche di quelli che non lo hanno votato – non dovrebbe mai perdere il senso della misura nelle proprie esternazioni e non dimenticarsi che rappresenta una Istituzione”.
E’ la replica del Sottosegretario alla Presidenza della Regione, Andrea Rossi, alle dichiarazioni del Sindaco leghista di Bondeno (Fe), che starebbe pensando di applicare nel proprio Comune Tasi e Imu in misura massima ai quei cittadini che intendessero ospitare profughi in case o strutture di loro proprietà.
Rossi – che sempre sul tema profughi nei giorni scorsi aveva replicato al capogruppo leghista Fabbri, ricordando che nel 2011 fu Roberto Maroni il ministro degli Interni che chiese aiuto agli Enti locali per far fronte all’emergenza profughi, ricevendo prova di grande responsabilità da parte di Sindaci e Presidenti di Regione, senza tenere in alcun conto la propria appartenenza politica – ritiene che “non è certo con le minacce di ritorsioni tributarie, evidentemente illegali, che un amministratore pubblico affronta i problemi”.
“Temo sarà fatica inutile – conclude Rossi – ma non mi stanco di invitare la Lega Nord, e specialmente quando i propri aderenti hanno ruoli istituzionali, a non trascinare le Istituzioni che rappresentano in discutibili teatrini, dei quali facciamo volentieri a meno”

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