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da: Jacopo Barzellotti

Dichiarazioni dei difensori di Tommaso Franzini, Luca Garioni e Andrea Venturelli

I signori Franzini, Garioni e Venturelli, nel ribadire con rinnovata convinzione la correttezza del loro operato in ogni aspetto della vicenda fotovoltaico, esprimono piena fiducia nel fatto che il Pubblico Ministero, chiamato a valutare la richiesta ieri presentatagli dalla parte civile Fallimento Spal e finalizzata a coinvolgerli in pretestuose contestazioni di reati fallimentari, non ometterà di considerare sia che la società sportiva poi fallita, senza spendere una lira, ha tratto rilevantissimi vantaggi patrimoniali – valutabili in svariati milioni di euro nel corso di vent’anni– da un’operazione che in proprio non aveva mezzi per realizzare, sia che la semplice titolarità dell’autorizzazione alla costruzione degli impianti rilasciata dalla Provincia non avrebbe permesso a Spal di presentare la richiesta di accesso ad alcun incentivo statale se i campi fotovoltaici non fossero stati effettivamente realizzati ed allacciati alla rete elettrica grazie all’impiego degli ingenti capitali di rischio che essi hanno concorso a mettere a disposizione (pari ad circa 50.000.000 € per la sola costruzione degli impianti fotovoltaici, cui vanno sommati i costi per la disponibilità dell’area, a quelli di manutenzione per i vent’anni di esercizio, agli oneri fiscali, ecc.). Appare perciò al di fuori di ogni logica l’ipotesi di considerare responsabile dell’impoverimento del patrimonio della Spal coloro che, al contrario, conformemente alle finalità di un’operazione da altri ideata e concordata con Comune e Provincia, hanno permesso di arricchirlo.
Avv. Jacopo Barzellotti e Avv. Vanni Barzellotti

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