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Con tre concerti, guide all’ascolto e lezioni magistrali Ferrara Musica propone la sua prima stagione digitale, riallacciandosi alle radici della cultura Estense e cercando di costruire il pubblico di domani.

Una vera e propria stagione in streaming, la prima della sua lunga storia, in attesa di poter ritornare a ospitare artisti e pubblico in presenza. “Ferrara Musica a casa vostra” è il titolo del progetto che l’associazione concertistica ferrarese promuove tra l’inizio di aprile e la prima metà di maggio, utilizzando le tecnologie digitali e mescolando la tipologia degli eventi, affiancando ai concerti anche guide all’ascolto, lezioni magistrali e video di approfondimento.

Il cartellone digitale prevede la realizzazione di tre concerti in streaming, che saranno trasmessi sul canale YouTube di Ferrara Musica e che hanno una particolare valenza simbolica. I tre eventi si collegano ad alcuni fili rossi della programmazione artistica, come il riallacciarsi al periodo rinascimentale, cuore identitario della cultura estense, anche portando i concerti nei magnifici palazzi dell’epoca in cui vissero i compositori di cui vengono proposte le partiture; e la volontà di costruire con pazienza e determinazione il pubblico di domani, continuando a lavorare con le scuole.

Si comincia con il concerto dell’ensemble vocale Odhecaton – il più autorevole complesso polifonico italiano e tra i più rinomati del panorama internazionale, diretto da Paolo Da Col – che verrà registrato al Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” e sarà trasmesso in streaming giovedì 1 aprile alle 20.30. Il programma ruota attorno alla figura di Josquin Desprez, il più importante compositore fiammingo della sua generazione, attivo alla corte ferrarese tra 1503 e 1504, di cui ricorrono quest’anno 500 anni dalla scomparsa, un anniversario che Ferrara Musica ricorderà attraverso vari eventi lungo tutto il 2021 con un focus speciale. Di Josquin in questa occasione verranno proposti otto brani, unitamente a composizioni di altri polifonisti fiamminghi come Jacob Obrecht, Johannes Martini e Jean Mouton.

Il clavicembalista Francesco Cera e il critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi saranno i protagonisti del secondo concerto, che verrà ripreso alla Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti e mandato in streaming giovedì 15 aprile alle 20.30. Cera, tra i più rinomati interpreti italiani di musica antica, eseguirà un programma totalmente dedicato alla musica di Girolamo Frescobaldi, compositore ferrarese tra i maggiori del XVII secolo, intitolato “L’ispirazione della musica estense”: un viaggio affascinante tra toccate, partite, canzoni e arie scritte sia nel periodo ferrarese che in quello romano. Prima dell’inizio del concerto Vittorio Sgarbi terrà una lectio magistralis sull’arte ferrarese e italiana al tempo di Frescobaldi, intitolata “Estasi barocche”.

Anche su Frescobaldi Ferrara Musica propone un focus, che a differenza di quello su Desprez – legato all’anniversario – si snoderà per più stagioni attraverso un concerto ogni anno che ne approfondisca la figura e l’opera, e il concerto del 15 aprile costituisce di fatto il primo appuntamento di questo ciclo pluriennale.

Il cartellone si conclude con il concerto di Lauter Project, che verrà filmato alla fine di aprile al Teatro “Claudio Abbado” e sarà visibile in streaming a partire da giovedì 6 maggio alle 20.30: protagonisti saranno i violinisti Alexandra Conunova e Nicola Bruzzo, il violista William Coleman, il violoncellista Enrico Bronzi e il pianista Gabriele Carcano, che proporranno al pubblico un programma musicale incentrato su Robert Schumann, di cui verranno eseguiti i Cinque pezzi in stile popolare op. 102 per violoncello e pianoforte, i Märchenbilder op. 113 per viola e pianoforte e il Quintetto op. 44. Lauter Project è un progetto di divulgazione musicale ideato e diretto da Nicola Bruzzo, violinista dalla carriera internazionale. Un’iniziativa che riesce nel difficile intento di avvicinare il pubblico, e in particolare i giovani, alla musica da camera: quest’anno collaboreranno il Liceo Roiti, Liceo Ariosto, Istituto Bachelet e Liceo Carducci. Lauter Project propone una formula innovativa ed efficace: coinvolgere attivamente i giovani nell’organizzazione dei concerti, per creare un pubblico consapevole e partecipe, stimolare tra i ragazzi curiosità e attenzione nei confronti di un mondo considerato spesso distante.

 

 

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