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Da Lega Nord Emilia-Romagna

FERRARA – Il conto per la gestione del campo nomadi di Via delle Bonifiche è decisamente salato: nell’ultimo triennio sono stati spesi circa 200 mila euro, tra utenze e spese di manutenzione, tutti rigorosamente erogati dal enti pubblci. Nel 2015 è stato effettuato il rifacimento dell’impianto idraulico per la “modica” cifra di quasi 51 mila euro, nel 2016 la messa in sicurezza del muro di recinzione, costata poco più di 19 mila euro e nello stesso anno sono stati realizzati i nuovi bagni prefabbricati e rampa d’accesso che sono costati 42 mila 800 euro.

“Le cifre sono spaventose”, commenta Alan Fabbri Capogruppo della Lega Nord in Regione, “ma quello che più ci lascia basiti è proprio il rifacimento dei servizi igienici. Risulta infatti che fossero rimasti danneggiati in seguito allo sciame sismico del 2012, così come tante altre abitazioni e immobili, ma a differenza di quelli che appartengono agli onesti ferraresi che pagano le tasse, i rom hanno avuto evidentemente accesso ad una via preferenziale. Nella sostanza: a chi drena le risorse pubbliche vengono garantiti tempi rapidi di intervento e una copertura economica pressoché completa a chi contribuisce al benessere del paese tocca attendere e magari dover accontentarsi delle briciole. È dal 2014 che la Regione Emilia Romagna eroga fondi per questa struttura.”
Così come riportato dalle documentazioni forniti dal Comune di Ferrara, inoltre, pare che le risorse utilizzate per il rifacimento dei servizi igienici siano state interamente coperte dai «finanziamenti per interventi post sisma»”.

Per questa ragione, il capogruppo del Carroccio ha presentato un’interrogazione sull’argomento chiedendo lumi sull’intera faccenda. “Chiediamo che vengano svolti gli accertamenti del caso sulla provenienza delle risorse impiegate per lo svolgimento delle opere di manutenzione. Sarebbe a dir poco imbarazzante avere la conferma che i soldi utilizzati fossero stati coperti dai finanziamenti post sisma e per di più sprecati. Sono ancora numerose le famiglie ferraresi in attesa del disbrigo delle pratiche e sarebbe uno schiaffo a tutti i cittadini vedersi declassati in questa maniera”.

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