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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

1.200 le imprese ferraresi attive nei settori d’avanguardia: +2,1% rispetto al 2011. Produzione di software, ingegneria ed architettura i settori più forti. Govoni: “La differenza la fanno le politiche e gli investimenti in ricerca e innovazione, il terreno su cui si giocherà sempre di più la competizione non solo tra imprese mondiali, ma anche tra macro-sistemi economico-industriali”

Sarà presto operativo, nelle prossime settimane, il piano a sostegno dell’innovazione della Camera di commercio e far così partire un pacchetto di iniziative in grado di favorire sempre più l’incontro tra la domanda di innovazione espressa dalle imprese ferraresi e le risposte messe in campo dal mondo della ricerca.
La Camera di commercio, forte del successo ottenuto nelle scorse edizioni (63 progetti finanziati, 41 nuove imprese e 11 brevetti depositati nel solo 2014), tornerà dunque a rivolgersi agli imprenditori ferraresi di tutti i settori economici per l’utilizzo di materiali innovativi, l’introduzione di nuovi modelli organizzativi, la realizzazione di infrastrutture telematiche e satellitari, la valutazione e valorizzazione dei beni intangibili dell’impresa, la gestione integrata dei servizi turistici e la qualificazione della rete distributiva e commerciale.
“Puntare solo su strategie e risultati di breve periodo – sottolinea Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – non rafforza le imprese e non aiuta la ripresa dell’economia. La differenza la fanno invece le politiche e gli investimenti in ricerca e innovazione, il terreno su cui si giocherà sempre di più la competizione non solo tra imprese mondiali, ma anche tra macro-sistemi economico-industriali. Occorre – prosegue Govoni – lavorare per garantire a startup e piccole e medie imprese più opzioni in questo campo. E, soprattutto, bisogna agire per semplificare l’accesso delle aziende ai diversi canali di finanziamento esistenti”.
Le imprese innovative a Ferrara sono 1.200 (il 3,6% del totale), un dato in crescita del 2,1% rispetto al 2011. Tra i settori che pesano di più: la produzione di software e consulenza informatica, ingegneria e collaudi. E’ quanto emerge da una recente indagine della Camera di commercio, dalla quale emerge pure che le imprese estensi innovative sono piccole, competitive e usano l’innovazione per creare prodotti nuovi e non solo per tagliare i costi. Lavorano su commessa, con un parco clienti spesso limitato. Lamentano la scarsa disponibilità di risorse da investire in R&S, anche se non sempre usufruiscono di tutte le possibilità di finanziamento pubblico.

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