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Da: Informazioni Alberto Bova
“Noi vediamo la città come un ecosistema resiliente. Nelle questioni ambientali il locale è diventato il primo interlocutore riconosciuto anche a livello europeo: il sindaco è insomma chiamato a mettere in campo politiche ambientali a lungo termine, perché tutelare l’ambiente significa tutelare la vita e il futuro delle prossime generazioni”. Con queste parole la candidata al Consiglio Comunale Rossella Zadro presenta l’ultimo appuntamento che la lista Italia in Comune – Ferrara Concreta ha organizzato per presentare il programma elettorale. Ieri sera 22 maggio il ciclo di conferenze di presentazione si è infatti concluso affrontando tematiche tra le più trasversali e complesse: ambiente, clima ed economia circolare. A dialogare con la platea, alcuni tra i candidati al Consiglio Comunale “che hanno messo a disposizione – precisa il candidato sindaco Alberto Bova – la loro professionalità e il loro entusiasmo”: l’agronomo Daniele Pederzoli, l’ingegnere Daniele Ceccotto e l’agricoltore Giuseppe Magri.
Il primo ambito di intervento individuato da Italia in Comune “dovrà essere – chiarisce Zadro – l’intensificazione dei rapporti con Hera che gestisce il sistema idrico ferrarese, perché i suoi investimenti devono rispondere a vere necessità del territorio”. Da rinegoziare, sostiene Daniele Ceccotto, anche i costi del servizio per la raccolta dei rifiuti “perché non è normale che a parità di prestazione, in altre province il costo sia nettamente più basso”. L’economia circolare, settore trasversale e dalle forti opportunità di crescita, “deve essere favorito dalla crescita di un hub tecnologico e da una pubblica amministrazione attenta ai bisogni dei nuovi impianti che andranno ad insediarsi”.
Come rendere la mobilità ferrarese ancora più sostenibile? “Utilizzando sempre di più le piattaforme intermodali di scambio, servite da navette che portano da e verso il centro città”, risponde il sociologo Cosimo Copertino. Italia in Comune sostiene infatti la necessità di ridurre le emissioni di polveri sottili e il congestionamento del traffico cittadino, e questo attraverso “il completamento della metropolitana di superficie verso Cona e della circonvallazione Est. Bisogna poi investire sulle piste ciclabili e sul cicloturismo e riattivare un tavolo di confronto per la fattibilità di un sottopasso in via Bologna”.
Ferrara ha 700 ettari di verde pubblico e 25 alberi ogni 100 abitanti: “dal punto di vista quantitativo – spiega l’agronomo Daniele Pederzoli – siamo messi bene, ma le spese per il verde ammontano a 2300000 euro e tante sono le carenze, significa che è una spesa non efficiente né efficace. Tutti vogliono aumentare il verde in città: giusto, ma noi ad oggi non riusciamo a sostenere quello che abbiamo”. La proposta è dunque quella di rimettere all’amministrazione comunale la funzione di controllo degli appalti del verde pubblico, di sviluppare gli orti sociali, di intervenire sulle aree verdi già esistenti e sull’estensione del Parco Urbano fino al Po. Esiste però anche un verde extra urbano, ed è quello dedicato all’agricoltura, “un settore virtuoso – evidenzia l’agricoltore Giuseppe Magri – che può portare lustro alla città, perché tante sono i prodotti enogastronomici ferraresi a marchio certificato”.

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