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Presentazione candidata al Consiglio Comunale per Italia in Comune Rossella Zadro

Articolo pubblicato il 20 Maggio 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Informazioni Alberto Bova
“La ricetta contro la disaffezione per la politica è la capacità, la competenza e la professionalità: il Sindaco deve avere buon senso, essere un padre di famiglia, e avere una visione che guarda più lontano”. Rossella Zadro, esperta di programmazione sanitaria e candidata al Consiglio Comunale per la lista Italia in Comune – Ferrara Concreta, si è presentata nel pomeriggio del 16 al Bar Gallery maggio, sotto la copertura in vetro e acciaio dell’ex Borsa. “Il Comune è l’avamposto della politica – spiega Zadro – per questo è difficile essere un amministratore locale, ci vuole una grande preparazione: l’obiettivo del futuro sindaco sarà valorizzare le potenzialità, sviluppare e investire nella città per dargli un respiro internazionale”. Il 26 maggio alle urne si voterà anche per le Europee: “io sono una federalista convinta – dichiara Zadro – l’Europa è una opportunità per tutti, un grande valore, un motore di crescita per il nostro Paese”.

All’appuntamento era presente anche il candidato sindaco della lista Italia in Comune – Ferrara Concreta Alberto Bova. “Spero che il 26 maggio sia solo un punto di partenza – evidenzia Bova – noi siamo distanti tanto dal passato poco glorioso della sinistra quanto dal futuro scellerato delle destre. A livello comunale non servono le ideologie, bisogna votare le persone e le loro professionalità. Noi mettiamo a servizio della città le nostre competenze”. Tante le proposte del corposo programma: “vogliamo puntare sul lavoro – illustra Bova – proponiamo per le nuove attività produttive un’esenzione dal pagamento delle imposte comunale per i primi cinque anni; per le piccole attività in periferia invece istituiremo un rimborso a bando per TARI e IMU a seconda del fatturato. C’è poi il problema sicurezza: per combattere la microcriminalità serve occupare gli spazi, una buona illuminazione, negozi aperti, eventi, spazi verdi dedicati a palestre all’aperto. La città ha bisogno di veder rilanciato il commercio, bisogna valorizzare il flusso di studenti universitari, puntare sulla digitalizzazione e limitare la burocrazia, bisogna mettere mano alla tariffa puntuale che puntuale non è, visto che per il 75% paghiamo una patrimoniale. Bisogna puntare sulla vera vocazione di Ferrara: cultura e turismo sono i due ambiti di intervento per rilanciare davvero la nostra città”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani