Skip to main content

Premio Nobel per la pace 2019

Articolo pubblicato il 15 Ottobre 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani

Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani ha appreso con viva soddisfazione la notizia data qualche giorno fa dalla stampa relativa al conferimento del premio Nobel 2019 per la pace al premier etiope Abiy Ahmed Ali.
La motivazione del premio così recita “per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea”.
Dichiarare i diritti umani, la pace e la democrazia in un contesto così difficile come l’Etiopia, territorio flagellato da mille problemi, è indispensabile: educare al dialogo, al rispetto, alla solidarietà, fin da giovanissimi, costituisce l’unico antidoto contro l’intolleranza cieca e la barbarie. Come afferma Margherita Hack: “Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.”
Parlare oggi di Diritti Umani risulta essere fondamentale e costituisce un cardine per una società civile. L’educazione ai Diritti umani e alla Cittadinanza attiva è sinonimo di crescita di una comunità educativa all’avanguardia con i tempi e rappresenta la base di un corretto modus operandi nella società civile.
Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani fa presente che quest’anno ha partecipato al Bando Monitor 440 con il progetto “D(i)ritti verso il Futuro” insieme all’ISI Pertini di Lucca (scuola capofila), l’ass. RF Kennedy Italia e una rete di scuole per la realizzazione della III Edizione Olimpiadi Digitali dei Diritti Umani, che ogni anno vede l’adesione di più di 40 scuole dal Nord al Sud d’Italia. Appena abbiamo notizie in merito aggiorneremo quanti ci seguono con interesse.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani