Premiato il progetto “Territorialità del Prosecco” del Laboratorio TekneHub, tra i finalisti al Premio Smart City 2014
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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
Nuovo riconoscimento per le attività scientifiche condotte dell’Università di Ferrara. Ad essere premiato questa volta il progetto “Territorialità del Prosecco” condotto dal gruppo di ricerca dal Laboratorio del Tecnopolo TekneHub, coordinato da Carmela Vaccaro del Dipartimento di Fisica e Scienze della terra, risultato tra i finalisti al Premio Smart City 2014.
Al progetto, premiato lo scorso mercoledì a Bologna nell’ambito di “ SMAU R2B< - Research to Business”, il Salone Internazionale della Ricerca Industriale, hanno collaborato per Unife due dottorandi del Dipartimento di Fisica e Scienze della terra, Salvatore Pepi e Carmelisa D'Antone (che ha ritirato il premio), per il Centro di Ricerca per la Viticoltura Luigi Sansone, Diego Tomasi, e Patrick Marcuzzo e per Veneto Agricoltura Stefano Soligo.
“Unife ha lavorato su metodologie innovative di analisi per la valutazione della qualità dei prodotti agricoli italiani: mele, pere, graminacee e vino – afferma Carmela Vaccaro - Questa ricerca, rivolta alla difesa del made in Italy, alla valorizzazione dei prodotti di origine protetta e alla tutela dei consumatori, ha portato alla messa a punto, in uno dei più importanti distretti viti-vinicoli italiani, di un metodo di analisi per definire l'unicità di uve e vini ed identificare i marker territoriali caratteristici del Glera (cultivar del Prosecco). L’indagine è stata motivata dalla notevole richiesta di prosecco nel mercato internazionale che ha reso necessarie misure di controllo che evitino contraffazioni e usi impropri o illeciti di denominazione. Una serie di analisi, riguardanti il suolo, la composizione del prodotto e le sue caratteristiche qualitative hanno consentito di definire ‘l’impronta territoriale’ del Prosecco che non può essere falsificata. Per ogni impresa vinicola è possibile definire un’impronta territoriale da esporre nella propria etichetta: il metodo sviluppato sarà utile per la difesa di prodotti di qualità e per promuovere un acquisto ‘informato e consapevole’ e si presta a tutte le tipologie di prodotto”.
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