Da: Ufficio Stampa
Raccogliendo l’invito rivolto dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ai Prefetti della Repubblica, il Prefetto Michele Campanaro ha avviato immediati contatti con il “Centro Donna Giustizia” di Ferrara per assicurare, anche nelle difficoltà connesse alle restrizioni imposte dalle misure di contenimento da COVID-19, idonea protezione alle donne vittime di violenza.
Le direttive del Ministro dell’Interno assegnano, infatti, ai Prefetti, con il coinvolgimento dei Sindaci e delle associazioni che operano sul territorio, la “cabina di regia” delle attività tese a individuare nuove soluzioni alloggiative, anche temporanee, nelle quali offrire ospitalità alle donne vittime di violenza che per motivi sanitari non possono trovare accoglienza negli esistenti Centri Anti Violenza e nelle Case Rifugio. Attività che possono tradursi, ove necessario, anche in requisizioni in uso temporaneo di strutture alberghiere ovvero altri immobili aventi analoghe caratteristiche di idoneità, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, nei casi in cui le misure stesse non possono essere attuate presso il domicilio della persona interessata.
Su questa linea, il Prefetto di Ferrara ha immediatamente rafforzato le interlocuzioni con il “Centro Donna Giustizia”, centro antiviolenza di riferimento della provincia estense, i cui sportelli, dislocati anche nei comuni di Argenta, Cento, Codigoro e Comacchio, sono momentaneamente chiusi al pubblico, ma continuano ad assicurare assistenza continuativa da remoto, telefonica e con videochiamate.
Il tema della violenza nei confronti di donne e minori è già al centro di un apposito Tavolo tecnico operante presso la Prefettura di Ferrara, con il coinvolgimento di una pluralità di Istituzioni e con compiti di prevenzione e contrasto del fenomeno. Il raccordo con tale Organismo viene ora rafforzato con l’individuazione di un “Punto di contatto”, nella persona del Capo di Gabinetto della Prefettura, al quale i responsabili delle strutture dedicate ad offrire ospitalità alle vittime di violenza potranno rivolgersi direttamente, sia per segnalare eventuali criticità riscontrate nell’accoglienza, sia per agevolare la concreta fruibilità di nuove sistemazioni alloggiative.
“Oggi più che mai – ha sottolineato il Prefetto – non possiamo lasciare sole le donne che subiscono violenza. Una violenza che, lo ricordiamo, ha tanti volti – fisica, economica, sociale, sessuale, psicologica – e che in questi giorni rischia di venire sottovalutata in relazione alla gravità dell’emergenza sanitaria in atto e rischia di passare ancora più sotto silenzio, chiusa nelle case. Per questo voglio ricordare che il numero antiviolenza e anti stalking 1522 promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio è sempre attivo ed è anche possibile scaricare la app della Polizia di Stato You Pol per segnalare con il proprio smartphone i reati di violenza domestica e trasmettere in tempo reale messaggi e foto agli operatori della Polizia di Stato”.
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