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Da: Prefettura di Ferrara

Il Prefetto Michele Campanaro ha presieduto stamane, a palazzo don Giulio d’Este, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per l’aggiornamento delle misure di contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19.
Presenti all’incontro il Vice Sindaco del Comune di Ferrara Nicola Lodi, il Questore Cesare Capocasa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Gabriele Stifanelli, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Cosimo D’Elia e il Comandante della Polizia Municipale di Ferrara Claudio Rimondi.
“In questa delicata fase della gestione emergenziale, in cui le regole della mobilità sono profondamente mutate, con la progressiva ripresa delle attività produttive e commerciali, è assolutamente necessario mantenere sempre alta l’attenzione per contenere il rischio più grosso del momento, quello discendente dagli assembramenti” ha affermato introduttivamente il Prefetto che ha ricordato di aver disposto in questa direzione, già dalla scorsa settimana, una prima rimodulazione dei servizi di controllo del territorio sul capoluogo, con specifiche misure, nelle fasce serali e notturne, da parte di forze di polizia e polizia locale in prossimità delle piazze principali e dei luoghi di ritrovo frequentati dai più giovani.
Nell’occasione, il Vice Sindaco di Ferrara ha illustrato un Progetto, denominato “Movida sicura”, predisposto in collaborazione con la Federazione Italiana Pubblici Esercizi ed il Consorzio degli esercenti di via Carlo Mayr, via San Romano e Piazzetta Verdi, aree del centro cittadino ove da sempre si concentra il maggior numero di giovani nelle ore serali. Il progetto prevede una limitazione dell’accesso ad un’area circoscritta, nei giorni del mercoledì, del venerdì e del sabato, dalle 20,00 alle 02,00, con varchi in entrata ed in uscita, controllati da steward, oneri a carico dei gestori dei locali e forme di sostegno finanziario da parte dell’Amministrazione locale, anche nelle autorizzazioni alle occupazioni di suolo pubblico, con estensione dei dehors. “Si tratta di una interessante forma di partnerariato pubblico-privato, che può dare buoni risultati, purchè applicata nel pieno rispetto delle norme in tema di security e di safety – ha sottolineato il Rappresentante del Governo – Al previsto raccordo tra gli addetti alla sicurezza, che non hanno compiti di polizia, e le Forze dell’Ordine è, quindi, necessario aggiungere integrazioni sotto il profilo della security. In questo senso, l’Amministrazione locale di Ferrara si è impegnata a presentare entro lunedì 1° giugno un dettagliato Piano di emergenza ad integrazione del Progetto “Movida Sicura”, che sottoporrò immediatamente alla prossima seduta di Comitato, allargato alla partecipazione dei rappresentanti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Pubblico 118”.
Nella medesima direzione del rafforzamento del controllo del territorio, in particolare nelle fasce orarie diurna e preserale, va l’approvazione data nella stessa seduta di Comitato al riavvio, a partire dal prossimo fine settimana, del servizio del Poliziotto di Quartiere che, insieme con il Carabiniere di Quartiere, potrà garantire una più tempestiva risposta alla domanda di sicurezza dei cittadini, con una rassicurante presenza di operatori di polizia nelle vie del centro di Ferrara. “Ringrazio il Questore Capocasa che ha voluto dare nuovo smalto ad una figura non sempre apprezzata nelle sue piene potenzialità. Il Poliziotto, come il Carabiniere di quartiere, aggiungono tanto valore alla quotidiana sicurezza urbana di questo capoluogo”.
In conclusione, il Prefetto ha tracciato il consueto bilancio aggiornato delle attività di controllo nella Fase 2: dal 4 maggio scorso, sono state 16.404 le persone complessivamente controllate (11.073 da parte di Forze dell’Ordine e 5.331 da parte delle Polizie Locali) e 137 le violazioni complessivamente accertate, pari allo 0,8% del totale dei controlli. Nello stesso periodo, gli esercizi commerciali controllati sono stati 9.698, con una sola sanzione. L’ attività ispettiva delle squadre miste, formate da personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’AUSL, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, ha riguardato complessivamente 130 attività produttive nei settori della grande distribuzione, del commercio all’ingrosso, del metalmeccanico, del chimico, dell’agricoltura e dell’edilizia, senza inosservanze ai protocolli di sicurezza sottoscritti fra Governo e parti sociali.

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