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Posteaperte 2016: Poste Italiane apre le porte ai figli e alle famiglie dei dipendenti bolognesi

da: Ufficio Comunicazione Territoriale Emilia Romagna e Marche

Per l’undicesima edizione della iniziativa l’azienda ha scelto il tema della comunicazione nelle sue diverse espressioni e il suo valore sociale

Bologna, 27 maggio 2016 – Sono stati la comunicazione nelle sue diverse forme espressive e il suo valore sociale i temi scelti per l’undicesima edizione di Posteaperte 2016, l’iniziativa nazionale rivolta ai figli dei dipendenti di Poste Italiane per condividere in un giorno speciale i luoghi di lavoro dei genitori in un clima festoso e allegro di incontro tra famiglia e azienda.

Posteaperte 2016 si è svolta ieri (26 maggio) in 29 sedi aziendali distribuite tra le diverse regioni italiane con la partecipazione di oltre 2000 bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni. Presso il Centro di Meccanizzazione Postale di via Zanardi a Bologna hanno partecipato 46 bambini che hanno affrontato in modo piacevole il tema dell’iniziativa di quest’anno che è stato la “comunicazione nei suoi diversi canali espressivi e il suo valore sociale”.

I bambini sono stati impegnati in giochi e laboratori: dalla realizzazione di cartoline e libri alla creazione “in collettiva” di strofe e poesie, dai momenti di spettacolo ai laboratori in cui condividere esperienze formative proposte con la chiave dell’allegria e del divertimento. Tra un gioco e l’altro i bambini hanno gustato una merenda e ricevuto in dono un gadget tematico, mentre i più grandi sono stati impegnati in una visita guidata di alcune strutture aziendali.

La festa è stata accompagnata anche in questa edizione da un momento dedicato alla solidarietà: i bambini hanno donato un libro o un quaderno alle associazioni impegnate nella tutela dell’infanzia scelte dall’azienda su tutto il territorio nazionale.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)