Porte aperte all’Archivio storico di Unife: tutte le iniziative
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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife
L’Archivio storico di Unife apre le porte alla città, nelle giornate di lunedì 24 e martedì 25 marzo, dalle ore 9 alle ore 12.30, e da mercoledì 26 fino a venerdì 28 marzo, dalle ore 14 alle ore 16.30, in Aula Copernico di Palazzo Renata di Francia (via Savonarola, 11- Ferrara), dove la cittadinanza potrà partecipare ad un percorso a tappe sulla storia del rapporto tra casa d’Este e Ateneo.
Sarà così possibile consultare liberamente il patrimonio archivistico dell’Università di Ferrara e visitare l’esposizione di oggettistica e di costumi d’epoca, messi a disposizione dall’Ente Palio e dalle Contrade cittadine.
Come spiega Maria Grazia Chiarelli, Responsabile dell’Ufficio Protocollo, Archivio e Posta di Unife, “l’iniziativa, che rientra tra le proposte culturali d’Ateneo aperte a tutta la cittadinanza, prevede un percorso a tappe per diffondere e valorizzare la documentazione dell’Archivio storico dell’Università e si inserisce in un circuito di manifestazioni regionali tese a far conoscere ed apprezzare il patrimonio archivistico delle istituzioni pubbliche e private a platee più vaste di quanto non siano gli addetti ai lavori o i frequentatori abituali delle sale di studio”.
L’iniziativa si intreccia anche con una serie di attività laboratoriali rivolte alle scuole del territorio.
Grazie al positivo riscontro di alcuni insegnanti, il personale dell’Archivio di Unife incontrerà da mercoledì 26 a venerdì 28 marzo, dalle ore 9 alle ore 12.30, in Aula Copernico di Palazzo Renata di Francia (via Savonarola, 11- Ferrara) gli allievi della Scuola Media Statale di I grado di Consandolo per lo svolgimento di laboratori didattici sul tema “Gli Estensi e la fortuna dello studium: a scuola tra le carte dell’Archivio storico di Unife 1391-1598”, un percorso guidato di pratica d’archivi articolato a tappe e simile a quello del “gioco dell’oca”, che si concluderà mercoledì 7 maggio, dalle ore 9 alle 0re 13, nei locali della Scuola di Consandolo in via Salvatori, 11, con la visione dei mezzi audiovisivi prodotti dagli studenti durante i laboratori e la ricostruzione della cerimonia di conferimento di una laurea nel periodo estense.
Non solo. Le attività laboratoriali comprenderanno anche l’incontro di martedì 6 maggio con gli studenti del Liceo Statale Ariosto di Ferrara, dalle ore 9 alle ore 11 sempre in Aula Copernico, per concludersi poi dalle 11 alle 13 all’Archivio storico comunale (via Giuoco del Pallone, 8 – Ferrara), con un percorso integrato fra Comune e Ateneo sul tema “La cultura e la politica nella Ferrara degli Estensi: dalla fondazione dell’Università alla devoluzione della città allo Stato Pontificio”.
“ Si è partiti dalla presentazione agli Istituti scolastici ferraresi – prosegue Chiarelli – di un percorso tra le carte d’archivio, che prende le basi dall’interesse manifestato dalla casa d’Este per lo sviluppo della cultura, attraverso l’istituzione e la crescita dello Studium generale, oggi moderna Università. Durante i laboratori preparatori, le scolaresche avranno modo di conoscere i documenti presenti nell’Archivio dell’Ateneo, che verranno presentati, spiegati e maneggiati dagli studenti stessi, secondo le regole dettate per l’accesso ai documenti storici, oppure esposti in vetrine appositamente allestite. Lo scopo è quello di introdurre i ragazzi al mondo degli archivi, spesso sconosciuto o relegato nell’immaginario comune allo stereotipo di un luogo polveroso e buio, dove ‘noiosi’ studiosi passano ‘noiosamente’ il proprio tempo. L’ambizione è quella di trasmettere ai giovani un’esperienza di attività in archivio dove, indagando tra le carte e i documenti, può aprirsi una finestra su un mondo che rivive dal passato, con i toni accesi dei colori delle miniature dei codici o delle espressioni di testi poetici o di toni popolari o scherzosi racchiusi nelle carte”.
E ancora, “sarà così possibile attraverso un percorso a tappe – che nelle intenzioni degli organizzatori vuole assomigliare più al ‘gioco dell’oca’ che ad un pedissequo passaggio da un documento all’altro – ricostruire la storia dell’Università dalla sua nascita al suo sviluppo, dovuto sia ai valenti docenti e studenti che la frequentarono, sia al sostegno della casa d’Este, motivato da ragioni di prestigio personale non meno che dall’ amore del bello e del vero, del Comune e dell’amministrazione dei Legati pontifici. Il ‘viaggio’ in Archivio d’Ateneo è pensato fino al 1598, anno alla devoluzione della città allo Stato pontificio e del trasferimento degli Estensi a Modena. A questo punto, si innesta l’excursus proposto dall’Archivio storico comunale e dalla Biblioteca Ariostea che, in un tentativo di sinergia e di collaborazione tra gli enti che si occupano di archivi sul territorio cittadino, proporrà agli studenti del Liceo Ariosto, nelle giornate di maggio, una tappa in più sulla linea della storia che incrocia Ferrara con la famiglia estense”.
Così conclude Chiarelli: “ Le giornate della didattica in archivio risulteranno così l’epilogo di un percorso di studio e laboratoriale svolto preventivamente in classe a cura degli insegnanti, un lavoro che ha permesso di creare il substrato di notizie ed informazioni propedeutiche su cui andranno a innestarsi le attività pratiche da noi proposte. Un’esperienza che vuol essere stimolante per i ragazzi, in quanto fatta di sensazioni visive oltre che tattili, grazie anche all’esposizione di oggetti e suppellettili provenienti dall’Ente Palio e dalle Contrade cittadine, che per l’occasione metteranno a disposizione il risultato dei propri sforzi di ricostruzione storica di abiti, armi e simboli del potere del casato”.
Le giornate della didattica negli archivi cittadini dell’Università e del Comune di Ferrara rientrano nell’ambito della XIII edizione di Quante storie nella storia – Settimana della didattica in Archivio, iniziativa promossa tra il 5 e l’11 maggio 2014 dalle Istituzioni archivistiche della Regione Emilia-Romagna e che vede coinvolti vari Archivi cittadini della Provincia e delle altre Istituzioni ferraresi, accanto a quelli di Enti analoghi presenti su tutto il territorio regionale.
Contatti: archivio@unife.it

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UNIVERSITA’ DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani