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da: ufficio stampa Coldiretti

Coldiretti: così si dà il via libera alla contrattazione privata

Con l’accordo del pomodoro 2015 ha preso il via una vera e propria delegittimazione delle organizzazioni di prodotto e della contrattazione all’interno della organizzazione interprofessionale. E’ questo il giudizio di Coldiretti Emilia Romagna sull’accordo interprofessionale firmato tra industrie, cooperative e organizzazioni di prodotto per la campagna 2015. Le critiche di Coldiretti sono puntate non tanto sul prezzo, quanto sui principi dell’accordo.

“Il prezzo bloccato su quello del 2014, nonostante l’industria abbia chiesto di aumentare la produzione, contraddice una regola fondamentale del mercato per cui con l’aumento della domanda dovrebbe aumentare anche il prezzo – afferma il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello – ma ciò che è veramente devastante è la possibilità dell’industria di contrattare l’acquisto di pomodoro fuori dal territorio e al di fuori del contratto interprofessionale. In pratica si dà il via libera a contratti privati tra singole industrie e singoli produttori senza che questi quantitativi rientrino nel conteggio della produzione prevista dall’accordo. Non riusciamo a capire l’esultanza dei tanti sostenitori dell’interprofessione, compreso qualche luminare universitario – commenta Tonello – quando è chiaro che questi contenuti denotano una sola cosa: l’affossamento degli accordi interprofessionali e la negazione di qualsiasi possibilità di raccordare domanda e offerta”.

Secondo Tonello, “A questo punto è necessaria una serie riflessione sugli strumenti dell’interprofessione e lasciare che i produttori agricoli possano scegliere i sistemi di rappresentanza che preferiscono, adottando come prima regola la trasparenza e i veri contenuti degli accordi e delle richieste industriali”.

 

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