Prime sanzioni penali della Polizia provinciale nella corrente stagione venatoria. Due cacciatori sono stati sorpresi dagli uomini del comandante Claudio Castagnoli mentre utilizzavano mezzi vietati per la cattura della selvaggina.
L’episodio è accaduto a Berra dove, dopo un appostamento e avvicinamento a un capanno allestito davanti a un bacino artificiale di basse acque e canneti, nel quale erano appostate le due doppiette, gli agenti provinciali hanno contestato il reato di utilizzo di un richiamo acustico elettromagnetico, assolutamente vietato dalla legge.
L’intervento ha portato al sequestro dei fucili di entrambi i cacciatori, del richiamo acustico con relativa cassetta riproducente il verso di dieci diversi tipi di anatidi, l’altoparlante e la batteria a secco da 12 volt, oltre a due germani reali, un’alzavola e due gallinelle d’acqua.
Le due doppiette sono state segnalate all’autorità giudiziaria e la sanzione penale prevista per questo reato prevede un’ammenda di oltre 1.500 euro, oltre alla confisca e la distruzione del richiamo acustico.
“Non posso che indirizzare un meritato plauso agli agenti – dice il comandante della Polizia provinciale – che con grande scrupolo continuano a presidiare il nostro territorio, pur essendo ormai un organico sempre più ridotto, per affermare il rispetto delle leggi e tutelare la correttezza durante l’esercizio venatorio”.
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