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Due cacciatori, entrambi residenti a Goro, sono stati sorpresi a cacciare con richiamo acustico in zona pre-Parco nelle valli di Gorino e sono stati segnalati all’autorità giudiziaria dagli agenti della Polizia provinciale, sul posto durante un controllo.
“Caccia con l’uso del richiamo acustico” è stato il reato contestato ai due, la cui sanzione prevede un’ammenda fino a 1.500 euro, cui si aggiungono otto settimane di sospensione dall’esercizio venatorio in area pre-Parco.
L’operazione messa a segno si è svolta in tarda serata e dopo un lungo appostamento a bordo di un’imbarcazione nel cuore delle valli, gli agenti provinciali hanno raggiunto la tina nella quale erano le due doppiette intenti a usare il richiamo vietato.
Gli uomini in divisa hanno poi provveduto al sequestro dei fucili, del richiamo e dei due capi di selvaggina nel frattempo abbattuti. Il tutto è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per i provvedimenti di competenza, fra i quali la confisca e la distruzione del richiamo acustico.
“Un’azione durata molte ore di appostamento – commenta il comandante Claudio Castagnoli – che è il segno di un controllo del territorio che pur tra non poche difficoltà la Polizia provinciale continua a garantire, per affermare il rispetto delle regole da parte di tutti, cacciatori compresi”.

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