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Polizia provinciale Carabinieri e volontari Unione pescatori estensi contro bracconaggio pesca

Articolo pubblicato il 12 Marzo 2017, Scritto da PROVINCIA DI FERRARA

Tempo di lettura: 2 minuti


Da ufficio stampa

Pesca di frodo: liberati in acqua oltre due quintali di pesce da Polizia provinciale, Carabinieri e volontari dell’Unione pescatori estensi

Ritrovati sacchi con dentro oltre due quintali di carpe, siluri e tremoli vivi, subito rimessi in acqua.
È successo nella notte di martedì scorso, durante un’operazione contro la pesca di frodo che ha visto coinvolte tre pattuglie della Polizia provinciale e due auto di volontari dell’Unione pescatori estensi.
Mentre nel Mezzano gli agenti provinciali, durante un appostamento notturno, hanno sorpreso alcuni bracconieri, immediatamente datisi alla fuga abbandonando le attrezzature da pesca, sul Po di Volano, in via della Ginestra (altro luogo conosciuto e frequentato dai bracconieri), i volontari Upe hanno notato un’auto sospetta che ha cercato di fuggire, rimanendo però imbottigliata in una strada a fondo chiuso.
Avvertiti Carabinieri e Polizia provinciale, il loro intervento sul posto ha consentito il recupero dei sacchi contenenti il pesce, ancora vivo.
Volontari e agenti provinciali hanno poi messo in acqua alcune imbarcazioni sulle tracce dei pescatori di frodo, che però nel frattempo avevano guadagnato la sponda opposta del Po.
L’operazione ha comunque consentito il ritrovamento, oltre al pesce liberato in acqua, di una vettura a bordo della quale è stato trovato un cassone nero per riporre l’attrezzatura, una rete, un motore elettrico, un remo e altri oggetti di uso comune. L’appostamento della Polizia provinciale in zona Mezzano ha, invece, consentito il recupero di un gommone, alcune centinaia di metri di reti, un remo, un contenitore di plastica e una batteria, quasi certamente usata per l’impiego di un elettrostorditore per la cattura illegale del pesce.
“Prosegue senza sosta – è il commento del comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – il contrasto alla pesca di frodo, potendo contare in ogni momento sull’insostituibile e rassicurante presenza dei militari dell’Arma”. “Ai miei uomini, ai volontari e ai Carabinieri – prosegue Castagnoli – vada il nostro ringraziamento per la continua, impegnativa e faticosa attività di contrasto al fenomeno predatorio attuato spesso da cittadini rumeni, cui sono certo si unisca il plauso delle migliaia di pescatori onesti e desiderosi solo di pescare un bel pesce, farsi una foto e rimetterlo in acqua”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani