Policlinico Modena, Lusenti: “Se confermati comportamenti inammissibili, la Regione adotterà ogni iniziativa di risarcimento”
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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Politiche per la salute – Policlinico di Modena, l’assessore Lusenti: “Si profilano comportamenti totalmente inammissibili con i valori del Servizio sanitario regionale e le norme del rapporto di lavoro dei direttori generali: se confermati adotteremo ogni iniziativa di risarcimento civile e amministrativo”
Bologna – “La Regione utilizza tutti gli strumenti di controllo previsti per verificare l’attività dei direttori generali delle Aziende sanitarie. E’ sempre stato fatto così anche per l’ex direttore generale del Policlinico di Modena, come ho riferito lunedì scorso in Commissione ai consiglieri regionali. Ma se già allora era gravissimo il quadro di illeciti emersi, che con gli strumenti di verifica in nostro possesso non potevamo accertare, ora le ultime notizie di stampa mettono in evidenza comportamenti completamente inammissibili con l’etica e i valori del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna, e con le norme che regolano il rapporto di lavoro dei direttori generali”. L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, interviene sulla vicenda del Policlinico di Modena, dopo le ultime notizie di stampa sui nuovi sviluppi dell’inchiesta della magistratura modenese.
“Il precedente direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Modena fu nominato sulla base di requisiti ineccepibili – prosegue l’assessore – e la sua attività sottoposta a tutti i controlli e verifiche previsti. Ma la situazione che si sta profilando in questi giorni è inammissibile per un dirigente del sistema sanitario regionale, al quale è richiesto un impegno professionale esclusivo al servizio dei cittadini e dell’Azienda, impegno dunque incompatibile con qualunque altra attività. I comportamenti che stanno emergendo, indipendentemente dalla loro eventuale rilevanza penale per il cui accertamento confidiamo nel lavoro della magistratura, non sono compatibili con il ruolo di un direttore generale del nostro Servizio sanitario”.
“Se questi comportamenti verranno confermati una volta che acquisiremo gli atti giudiziari – conclude Lusenti – , la Regione si riserva di valutare ogni tipo di iniziativa di tipo civilistico e amministrativo per venire totalmente risarcita, e attiverà tutte le sue prerogative in qualità di datore di lavoro dell’ex-dirigente coinvolto”.
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