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da: organizzatori

Appello dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna per una pianificazione territoriale corretta
La richiesta alla Regione: “Parte dei 100 milioni stanziati siano impiegati in prevenzione”

Senza un’adeguata pianificazione territoriale da parte delle istituzioni locali, le nostre comunità saranno sempre più esposte a troppi pericoli. I rischi idrogeologici e sismici non possono essere ignorati dalle amministrazioni pubbliche nell’adozione degli strumenti urbanistici, altrimenti i costi in vite umane e in termini economici, sociali e culturali continueranno ad essere molto elevati. Per questo motivo l’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna chiede maggiore attenzione e prevenzione per garantire la sicurezza delle comunità e del patrimonio ambientale.
L’appello viene lanciato oggi dal presidente regionale dei Geologi emiliano-romagnoli, Gabriele Cesari, intervenendo a Ferrara al convegno “La conoscenza e tutela del territorio nell’ambito del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (Paes)”, organizzato dall’Ordine in collaborazione con il Comune e l’Università di Ferrara nell’ambito del “XII Salone dell’Arte e del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali”. “La pianificazione territoriale è un processo centrale nella tutela della comunità e del patrimonio – dichiara Cesari – perché ha il compito di orientare le scelte sulla base delle potenzialità e dei rischi del territorio.
Il fatto che spesso i princìpi di prevenzione e di riduzione di consumo di suolo vengano completamente disattesi ha delle ricadute dirette sulla vita e sulle tasche delle persone”.
Al riguardo, il presidente regionale dei Geologi ricorda come “negli ultimi decenni sono state numerose e ricorrenti le emergenze che hanno colpito l’Italia, e tra queste non sono mancate quelle che hanno interessato il territorio della regione Emilia-Romagna, basti ricordare le tante frane in Appennino, le mareggiate sulle nostre coste e il sisma del maggio 2012”.
“Proprio per questo oggi siamo qui a parlare di pianificazione territoriale – aggiungono Mariantonietta Sileo e Rocco Carbonella, rappresentanti dell’Ordine dei Geologi per le province di Ferrara e Bologna -, vogliamo rimarcare l’importanza della conoscenza e della tutela del territorio nell’ambito dei Piani di Azione sulle Energie Sostenibili (Paes)”. Come rileva Sileo, “anche l’aspetto energetico legato alla pianificazione non può prescindere da un conoscenza geologica ed idrogeologica del territorio e delle sue risorse.
Ancora una volta intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale di queste conoscenze, perché le scelte di oggi ci devono portare al 2020 un po’ meno ‘fossili’ e un po’ più sostenibili, prestando molta attenzione affinché risorse come il suolo e le acque sotterranee vengano gestite con criterio, impedendone il rapido depauperamento”.
“La settimana scorsa il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, hanno annunciato un investimento di 100 milioni di euro per il dissesto idrogeologico – conclude il presidente dell’Ordine dei Geologi regionale, Gabriele Cesari -.
I geologi plaudono a questa notizia e chiedono che una parte di queste risorse sia investita, oltre che per garantire la presenza di più geologi nella pubblica amministrazione, anche per la prevenzione e per una pianificazione territoriale attenta ai rischi idrogeologici e sismici”.

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