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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Regione non agirà in nessun modo nei confronti della realtà sammarinese non avendone né potere né necessità. Nel Piano evidenziati gli accordi stipulati con lo Stato sammarinese per collaborare nella repressione dei fenomeni di riciclaggio.

Bologna – «Con San Marino c’è una grande collaborazione. Nella sezione del Piano anticorruzione dell’Emilia-Romagna che tratta del Titano, non vengono individuate azioni di contrasto a determinati fenomeni rilevati in quel territorio». È questo quanto chiarito dall’assessore regionale al bilancio, riordino istituzionale e risorse umane Emma Petitti in merito a quanto riportato sulla Repubblica del Titano nel Piano triennale di prevenzione della corruzione, approvato dalla Giunta regionale, pubblicazione diventata obbligatoria per disposizione dell’ANAC da quest’anno. Online sul sito ER ‘Amministrazione trasparente’ il Piano triennale di prevenzione della corruzione e il Programma per la trasparenza, con l’individuazione delle “Aree a rischio corruzione” e l’indicazione delle azioni di contrasto adottate: dagli interventi di semplificazione e trasparenza sulle procedure alla rotazione degli incarichi dei responsabili dei procedimenti e dei dirigenti, alla pubblicazione dei codici di comportamento e condotta.
«Naturalmente – ha aggiunto l’assessore Petitti – non agiremo in nessun modo nei confronti della realtà sammarinese non avendone né potere né necessità: le finalità del Piano, infatti, sono tutte interne all’amministrazione regionale. Inoltre sulla parte relativa a San Marino nel piano vengono evidenziati gli accordi stipulati con questo Stato per collaborare nella repressione dei fenomeni di riciclaggio».

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



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