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Pettazzoni (LN): chiarimenti sulle reti ferroviarie regionali minori

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna
Ha presentato una interrogazione alla giunta di Viale Aldo Moro, il consigliere regionale della Lega Marco Pettazzoni per chiedere informazioni e chiarimenti su particolari tratte gestite da diversi gestori.
“In Emilia Romagna – evidenzia Pettazzoni – sono state individuate 20 linee ferroviarie gestite da soggetti diversi dal gestore nazionale ovvero RFI, ovvero 5 tratte sono sotto il controllo di Ferrovie Nord, 2 del Gruppo Torinese Trasporti, 6 sono gestite dalle Ferrovie dell’Emilia Romagna ovvero la Suzzara-Ferrara, la Parma- Suzzara, la Bologna- Portomaggiore, la Reggio Emilia-Guastalla, la Reggio Emilia-Sassuolo e infine la Casalecchio -Vignola. Due sono di competenza di ATAC e una ciascuna per le società EAV, Ferrotranviaria, Ferrovie del Sud Est, Umbria mobilità e Sistemi territoriali. Tali linee- spiega il consigliere – sono attualmente sottoposte ad una sorta di processo di nazionalizzazione dato che vengono trasferite a titolo gratuito al demanio e al patrimonio disponibile e indisponibile dello Stato e contestualmente attribuire al gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale”. Pettazzoni chiarisce: “ la Commissione lavori pubblici del Senato ha avviato l’esame del Quarto pacchetto ferroviario cioè un insieme di misure elaborate a livello europeo ai fini del completamento dello spazio ferroviario unico europeo che ha lo scopo di arrivare ad un approccio integrato volto a rivitalizzare il trasporto ferroviario della UE. A fronte di queste considerazioni – conclude l’esponete regionale del Carroccio – vorrei conoscere dal competente assessorato quale è la reale situazione delle cosidette reti minori meno interconnesse con la RFI e quali sono le misure di sicurezza previste, oltre che sapere quali sono le tempistiche e l’entità degli interventi necessari per adeguarsi alle disposizioni previste nel Quarto pacchetto ferroviario “.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)