da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Al via il riparto del Feamp tra le Regioni. Le azioni per una pesca più competitiva e sostenibile.
Bologna – 39,5 milioni di euro per una pesca più sostenibile, ma anche più competitiva, che sia strumento per uno sviluppo equilibrato del territorio, fonte di occupazione e miglioramento dell’ambiente costiero.
A tanto ammontano le risorse complessive in arrivo in Emilia-Romagna, grazie al Feamp, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020. Nella precedente programmazione le risorse erano state pari a 15 milioni di euro. “Si tratta di un risultato superiore alle migliori aspettative – ha detto oggi a Rimini l’assessore regionale alla agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli – lo abbiamo raggiunto la scorsa settimana a Roma facendo valere criteri oggettivi di riparto che hanno premiato quelle regioni in cui la pesca ha effettivamente un impatto maggiore, a partire dall’Emilia-Romagna. Un risultato non scontato che ci consegna una grande responsabilità, ma anche l’opportunità di costruire una nuova stagione di sviluppo e di rilancio per il settore, insieme agli enti locali del territorio, le Marinerie , le associazioni della pesca. Considerando anche il cofinanziamento dei privati possiamo calcolare che le risorse movimentate arriveranno a circa 65/70 milioni di euro”.
Le risorse Ue assegnate all’Emilia-Romagna ammontano a quasi 19,8 milioni di euro. Con il cofinanziamento statale (35%) e quello della stessa Regione (15%) il settore potrà contare da qui al 2020 su 39,5 milioni di euro, circa 24,5 milioni in più rispetto al periodo 2007-2013. La ripartizione dei finanziamenti Ue tra le Regioni italiane è stata concordata all’unanimità nell’ultima seduta della Conferenza Stato-Regioni di giovedì 3 marzo.
Di un “risultato storico frutto dell’azione di un intero territorio” ha parlato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che ha ricordato come nella fase di avvio del confronto fosse considerato un successo poter veder riconfermato il finanziamento del precedente settennato.
L’agenda dei lavori prevede ora l’uscita del previsto decreto Mipaaf e, a seguire, l’avvio del confronto con i diversi portatori di interesse – a partire dalle associazioni dei pescatori – per arrivare alla predisposizione e apertura dei bandi.
I commenti delle associazioni
Obiettivi e priorità del Feamp 2014-2020 sono stati presentati questa mattina dall’assessore Caselli ai rappresentanti delle associazioni pescatorie dell’Emilia-Romagna riunite a Rimini. Apprezzamento per l’impegno della Regione è stato espresso, a margine della conferenza stampa da Sergio Caselli di LegaCoop Pesca dell’Emilia-Romagna. “Il nostro obiettivo – ha detto tra l’altro – sarà quello di lavorare per aumentare il valore dei nostri prodotti sui mercati “. Vadis Paesanti di Federcoop Pesca/Confcooperative ha sottolineato l’importanza del settore in Emilia-Romagna, a partire dal comparto dell’acquacoltura che vede la regione ai primi posti in Italia e in Europa.
Per l’attuazione del Feamp ogni Stato adotta un Programma operativo. Quello italiano è stato approvato dalla Commissione europea nel novembre scorso e prevede sei priorità articolate in misure e un’azione trasversale relativa all’assistenza tecnica. Delle sei priorità, due saranno gestire direttamente dal Mipaaf (quelle relative alla Politica comune della pesca e alla Politica marittima integrata), quattro dalle Regioni.
Le priorità regionali e le risorse
Pesca sostenibile e competitiva
Per una pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, ma anche innovativa e competitiva, il Piano operativo prevede da un lato attività per garantire un maggior equilibrio tra la capacità di pesca e la salvaguardia degli stock ittici (tra cui incentivi per la demolizione dei pescherecci e per il fermo pesca); dall’altro bandi per diversificare il reddito degli operatori; investimenti per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza; il potenziamento e il consolidamento delle infrastrutture portuali; l’innovazione di prodotto e di processo; misure di efficientamento energetico.
Questa priorità potrà contare in Emilia-Romagna su circa 11,2 milioni di euro di risorse complessive
Sviluppo dell’acquacoltura
Per rilanciare questo settore strategico, che vede l’Emilia-Romagna al secondo posto in Italia, sono previsti interventi per promuovere l’innovazione nelle fasi di trasformazione e commercializzazione e il collegamento con attività correlate come la pesca ricreativa, l’ecoturismo, le attività educative. Le risorse previste ammontano a 14,3 milioni di euro
Occupazione e sviluppo territoriale
Si tratta di una priorità gestita direttamente e in modo eslcusivo dalla Regione attraverso i Flag , ovvero i Gruppi di azione costiera, composti da imprese del settore, ma anche mondo del turismo, della cultura, dell’ambiente. Realtà miste di carattere pubblico-privato che dovranno proporre iniziative di sviluppo sostenibile del settore e del territorio. Le risorse ammontano a 5,8 milioni euro.
Commercializzazione e trasformazione
Promuovere le organizzazioni di produttori; individuare nuovi mercati; incentivare la qualità e il valore aggiunto dei prodotti; migliorare le strategie di commercializzazione e le attività di trasformazione. Sono in sintesi gli obiettivi di questa priorità che potrà contare su 6,3 milioni di euro.
Per l’assistenza tecnica , a supporto dell’attuazione e della diffusione degli interventi, sono previste in Emilia-Romagna risorse per 1,9 milioni di euro.
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