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Peruffo: “Palaspecchi, la realtà diversa da una favoletta a lieto fine”

Da: Forza Italia Ferrara

Promuovereste uno studente che non tocca libro per quasi tutto l’anno, salvo studiare gli ultimi 10 giorni di scuola, ben figurando solo nell’ultima interrogazione? Domanda retorica in riferimento al contesto Palazzo degli Specchi – Corte di Medoro.
Personalmente mi rallegro quando un progetto giunge a compimento e porta benefici alla collettività, oltre che ai singoli che ne usufruiscono. Quindi bene e complimenti per l’obiettivo raggiunto, ma le responsabilità della sinistra, nei 70 anni di governo della città rimangono intatte. Il Palaspecchi, completato nel 1989 e mai inaugurato, per quasi trent’anni è stato emblema del decadimento della città, figlio di connivenze tra politica e imprenditoria azzardata. In questo quadro solo le forze di opposizione si sono preoccupate di dar voce ai residenti che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di abbandono e degrado, unitamente ai clandestini che,in condizioni pietose, soggiornavano indisturbati tra quelle mura fatiscenti.
La realtà è stata quindi ben diversa dalla favoletta a lieto fine che la Giunta ora prova a raccontare.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)