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Da: Paola Peruffo, Forza Italia Ferrara

Spiace essere – ancora una volta – chiamata in causa per questioni che non attengono alle mie competenze. Mi riferisco a quanto affermato dalla collega consigliere Anna Ferraresi che ha etichettato come colpevole il mio silenzio sui fatti avvenuti in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale tra lei e altri membri del Consiglio e della Giunta.

Chiarisco subito che, non solo da consigliere, ma anche da normale cittadina, ritengo che il rispetto delle persone sia un presupposto essenziale di ogni contesto sociale e proprio il rispetto deve essere sempre preteso, ancor di più in ambito istituzionale. Tant’è che anch’io, in quell’occasione, mi sono rivolta al Presidente del Consiglio Comunale perché venisse ripristinato l’ordine e il diritto alla legittima manifestazione delle proprie opinioni senza interruzioni e commenti.

Sul fatto di essere stata tirata in ballo in relazione al mio ruolo di Presidente della Commissione Pari Opportunità, non ravviso invece un comportamento discriminatorio nei confronti della collega in quanto donna.
Le vicissitudini tra la signora Ferraresi e alcuni rappresentanti del suo precedente Gruppo Consiliare hanno avuto inizio ormai diversi mesi fa, con diatribe che hanno ampiamente travaricato i normali scambi di vedute sul versante politico-amministrativo.
Lungi da me giudicare i singoli comportamenti, ma considero sbagliato invocare il richiamo alle Pari Opportunità per problemi di natura personale tra i soggetti coinvolti.

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