Perché le Biblioteche di Ferrara non sono state aperte il 18 maggio?
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di Andrea Poli
Sono “un antico lavoratore delle biblioteche” e continuo a leggere e studiare usando le biblioteche, che mi sono mancate in questi due mesi di follia zombie. Mi sono mancate soprattutto perché in Internet non si trova proprio tutto e se vuoi approfondire devi andare assolutamente alla Casa Madre, cioè l’Ariostea. Ho sempre pensato che le Biblioteche non dipendessero dal colore politico delle Amministrazioni, ma si fossero sempre scontrate con il famoso e famigerato detto: con la cultura non si mangia. Vero, però lo Spirito dell’Uomo va alimentato e il cibo solido non va bene. Magari se qualcuno dedicasse più tempo alla lettura e meno alle tavole imbandite si avrebbe un decremento dei due maiali a testa e si potrebbe arrivare a mezza vacca ciascuno. I libri non inquinano come i maiali e le mucche e le città mascherate non fanno bene al libero respiro. Continuo a pensare che la cultura non vada di pari passo con il colore della politica, però è possibile addirittura anche peggiorare, nonostante i problemi legati al Sapere erano sempre stati tanti. Cosa facciamo? Sanifichiamo? Apriamo? Telelavoriamo? Molti, oltre al cibo solido, necessitano del “cibo dell’anima” e non della biblioteca scomparsa. E dai!!
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