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Da Organizzatori

Il rinnovamento degli impianti è una necessità. Per Valle Pega a Comacchio serve attenzione dallo Stato e ingenti fondi per il recupero dell’impianto

“Bene investire su nuovi invasi e il potenziamento della rete irrigua ma non bisogna dimenticare che, per quanto riguarda la nostra provincia, per mantenere in equilibrio il sistema occorre perseguire il rinnovamento degli impianti esistenti ”. Ad intervenire è Franco Dalle Vacche, presidente del Consorzio Bonifica di Ferrara, che pone l’attenzione sull’età di alcuni impianti e sulla necessità di interventi che però necessitano di ingenti fondi.

“Ferrara è storicamente la provincia di gran lunga con maggiore superficie irrigua di tutta l’Emilia Romagna con strutture sia dedicate che promiscue, funzionali anche in fase di scolo, che però sono anche molto datate – continua Dalle Vacche – è per questi impianti che necessitiamo di finanziamenti per manutenzioni straordinarie rinnovamenti e potenziamenti strutturali importanti. Un esempio su tutti è quello relativo all’impianto tubato in pressione di Valle Pega a Comacchio che è stato costruito circa 50 anni fa ed oggi si trova in grande difficoltà”.

Questa struttura a suo tempo molto innovativa, garantisce la distribuzione di acqua in un’area di circa 3000 ettari di particolare pregio produttivo ed ambientale, collocata nel parco del Delta del Po in fregio alle Valli di Comacchio. “Già oggi superfici sempre più ampie hanno frequenti interruzioni del servizio. Il problema che ci si presenta è la necessità di trovare al più presto 16 milioni di euro per il suo rifacimento in quanto, essendo in una zona archeologica, a Spina, non sono attuabili altre soluzioni diverse o meno onerose – incalza Dalle Vacche – proprio per questo chiediamo che il Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo abbia una particolare attenzione e finanzi il recupero e L’ adeguamento funzionale del sistema irriguo di Valle Pega”.

La preoccupazione del Consorzio, infatti, è continuare a immettere acqua nei propri canali ma, in un territorio in maggior parte sotto il livello del mare, è anche la necessità di porre attenzione sullo scolo per poter contare su reti dedicate per allontanare acqua velocemente in caso di rischio di allagamenti e su strutture dedicate all’irrigazione. Soluzioni come quella prevista per Valle Pega, vanno nella giusta direzione di una maggior sicurezza unita al miglior utilizzo della risorsa “ acqua”, ancora più preziosa in un ambiente caratterizzato da alti tenori di sale nel terreno.

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