da: ufficio stampa UDI
Noi donne dell’UDI siamo profondamente preoccupate per l’escalation di tensioni che si vivono nel Paese e in Europa verso i migranti, in atto da tempo e soprattutto dopo i fatti di Parigi,.
Una nostra parola d’ordine diceva “Siamo per il riconoscimento delle differenze anche non componibili”: oggi è giunto il momento di rilanciarla.
Noi dell’UDI che siamo per la relazione tra e con le donne, da sempre combattiamo e condanniamo con forza gli obbrobri contro di noi: sequestri, stupri, femminicidi, in questi mesi siamo inorridite dalle immagini di bambini di 10 anni armati di kalasnikov che vengono addestrati e mandati nelle piazze a fare stragi.
Siamo altrettanto inorridite nel vedere bambine definite kamikaze che esplodono nei mercati provocando decine di morti. Per favore, non chiamiamole kamikaze. Quelle bambine non possono essere chiamate così: sono costrette o drogate o ricattate o ignare. Sono le prime vittime di un terrorismo spietato che non si fa scrupoli a violare e sacrificare la loro infanzia.
Siamo incredule di fronte alla blanda reazione dei governi occidentali verso governi corrotti o dittatoriali che permettono un tale sterminio di bambini. Che futuro ha una paese che in nome di una religione ha bisogno di sacrifici umani innocenti?
Noi che sempre condanniamo con forza ogni forma di violenza, di omicidio, di femminicidio, ora condanniamo con la stessa decisione la violenza delle guerre.
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