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Per fare cose nuove occorrono uomini nuovi

Articolo pubblicato il 7 Ottobre 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Confcooperative Ferrara

La Diocesi di Ferrara, Confcooperative Ferrara, Ferrara Bene Comune, l’UCID Emilia Romagna e il Festival di Dottrina Sociale hanno organizzato un evento, rivolto al mondo economico ferrarese, per il giorno martedì 10 ottobre presso “Casa Cini” Via Boccacanale di S. Stefano, 24, Ferrara.
Si affronterà il tema “Per fare cose nuove occorrono uomini nuovi”.
L’obiettivo comune è creare a Ferrara un luogo di confronto tra cattolici impegnati nel lavoro, nell’impresa, nel sociale e nelle istituzioni pubbliche, che hanno come finalità la costruzione del bene comune e trovano nella Dottrina Sociale della Chiesa l’elemento ispiratore e il punto unitario per l’azione e le scelte. Individui forti hanno bisogno di forti strutture intermedie per divenire ciò che sono e per agire efficacemente nel mondo.
Introduce e modera l’incontro Don Adriano Vincenzi Presidente Fondazione Toniolo e ideatore del Festival della Dottrina Sociale.
Intervengono:
Gian Carlo Perego – Vescovo di Ferrara e Comacchio con la relazione: “Per fare cose nuove occorrono uomini nuovi”.
Gian Luigi Zaina – Amministratore Unico “Della Rovere srl” con la relazione: “4.0 quarta rivoluzione industriale”.
Formare una solida coscienza sociale di ispirazione cristiana, abilitare le persone ad una presenza attiva sul territorio, sostenere l’impegno di tutti coloro che nella quotidianità e nel loro ambiente di vita assumono responsabilità e si spendono per il bene comune, promuovere un dialogo e una collaborazione con tutte le persone e i gruppi che operano per il bene comune; creare una rete sull’intero territorio nazionale tra i diversi soggetti che si ispirano alla Dottrina Sociale della Chiesa, sono i principi ispiratori delle nostre iniziative.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani