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Ogni domenica Ferraraitalia ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche del professor Roberto Dall’Olio, all’interno della sezione ‘Sestante: letture e narrazioni per orientarsi’

TELEFONO

Sei un telefono che parla ma non suona
Suona ma non parla
Sei un telefono
Che mi parla
Vende coraggio per la vita e lo chiede
Sei un telefono nascosto
Che suona e non si trova
Io ti aspetto per ogni alba che si rinnova
Sei un telefono che chiama
Le lacrime sciolte nel vento della
Lingua
Sei un telefono che vorrebbe ridere senza guardare
Senza fili da tagliare
In mezzo al deserto vorresti essere sola e asciugarti nella pace dove nessuno ti possa toccare
Sei un telefono che suona senza tempo e senza telefoni
Io lo sento lo avvolgo tra le mie parole
Non sono aria
Non sono carta
Sono carne sangue memoria e oblio
Si a volte si dimentica
Per nuovamente ricordare
E il tuo telefono
Suona come un pesce nel mare
Chi lo sente
Chi lo può sentire
Io vorrei venire
A te come un falco di dolcezza
E prenderti sotto le mie ali
Per proteggerti
Per toglierti tutti i mali
Perché il tuo telefono
È nel mio cuore
E io vorrei portarti nelle vene
Farti volare
Farti sognare
Cambiando lo sguardo
Perché il tuo telefono suona
Tra le mie unghie che crescono
Che credono nella vita ciecamente
Perché vorrei sradicare la tua tristezza
Senza violare il tuo ritiro
Così
Così
Ti respiro

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Roberto Dall’Olio

Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it