Ogni domenica Ferraraitalia ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche del professor Roberto Dall’Olio.
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PRIMO MAGGIO
Era freddo quel giorno a shai
Chicago per tutti
La primavera
Coperta di neve
La stanò il sangue
Dei caduti
Macchiarono
Così i garofani
Indelebili
E socialista era una bella parola
Rossa
Senza tempo
Senza subire il tempo
Che scolora
Aveva estratto i cuori
In fiori accesi
Anche nelle notti
Di assedio
I garofani
Non dormono
Il sonno dolce dei fiori
Sono albatri
Di luce
Dormono
In volo
Nella carne
Di un ideale
Sofferto
Sofferente
Per gli schiavi
Di oggi
Ricordano
Le loro catene
Le vene tagliate
Ai dannati
Della Terra

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Roberto Dall’Olio
Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo