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MORTI SUL LAVORO

I numeri non sono freddi
Freddo è il nostro modo
Di non sentirli
Belpaese non senti
Il gorgo muto
Vizio assurdo
Che ogni giorno
Inghiotte muti
Tre lavoratori
Sul lavoro?

Non lo sentiamo
Troppo rumore
Troppo prosciutto
Credo
Sugli occhi
Nelle orecchie
Morti
In quasi Ottocento
Fino ad agosto
Sono tanti
Sono troppi

Sono dolore
Quasi sempre
Evitabile

Come è rosso ottobre
In piena involuzione
E sotto la neve
Caro Roversi
È sepolta
anche questa Italia
Triviale
Distratta
Retorica
Sciatta
Letale

Si muore
Di questo male
Disertato
Come le parole
In cattivo stato
Anche loro
Sono morte
Sul lavoro

Ogni domenica Ferraraitalia ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche del professor Roberto Dall’Olio.
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Roberto Dall’Olio

Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it