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Ogni domenica Ferraraitalia ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche del professor Roberto Dall’Olio, all’interno della sezione ‘Sestante: letture e narrazioni per orientarsi’

ILIA

sì Ilia
la incontrai per le vie di Buda
come una patriota magiara
ma lei era di Creta
era di Troia
era azzurra
blu
come Cnosso
le sue parole in saccoccia
nel flusso termale di Buda
tremavano le barricate del quarantotto
c’erano stati i funerali di Nagy
c’erano le barriere
il filo spinato
l’Ungheria non era più Lei
Ilia mi raccontava
mi raccontava di una sconfitta
di una distruzione
di una rinascita
da dove cominciare
da dove
forse dalla sconfitta
dalla distruzione
Troia era cenere
tutta per terra
come i morti
gli scannati
i divelti
come sempre
gli sconfitti totali
pagano brutalmente
la sconfitta
e ancora si crede
ai vinti
ai vincitori
non so perché
ma mi salvai
un uomo
un uomo nemico
molto importante
mi mise su una nave
qualcuno doveva sopravvivere
ordini venivano da Creta
dovevo diventare regina
di quella terra unica
meravigliosa
ma come potevo
in cuore mio sopravvivere
eppure si sopravvive
si riesce a portare il sangue
dentro il vascello
del pensiero
che ancora ci sono giorni
da vivere
in questa terra
in questa esistenza
giorni diversi
differenti giorni
chiamati da altre cause
non avevo più nulla
se non me stessa
la cenere mi tappava il respiro
mi strozzai di lacrime
avrei voluto combattere oltre
morire sul campo di battaglia
forse meglio sarebbe stato
perché sopravvivere a tale strazio
a tale scempio della vita
forse perché nella donna
c’è il battito della vita
il dono della floridità
della continuità
forse
tutte le ipotesi cadevano
io non sapevo cosa fosse meglio
non avevo parole per dire niente
non avevo più parole
rimasi muta per un tempo incalcolabile
il viaggio non porta ricordi
non mi appare nulla sullo schermo della mente
nel flusso del cuore
nel granaio degli occhi
completamente vuoti
spenti
assenti
eppure tornai
tornai alla vita
con una freddezza così calma
così calda
che mi sorprese ferocemente
con un vigore imperioso
per tutti gli dei
non posso dire altro
che portata nel grembo
di una terra nuova
ricca di bellezza
di fascino
di potente passione per l’arte
in questa
in questa passione
fu possibile per me
tornare alla vita
ricominciare
dare figli al re
al mondo
alla storia
alle mie braccia

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Roberto Dall’Olio

Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it