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Il lavoro nei campi, soprattutto nell’agricoltura ad alta specializzazione come quella dell’Emilia Romagna con le colture frutticole, vitivinicole e gli allevamenti, ha tutte le caratteristiche per rientrare tra le attività usuranti da esentare dall`adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. E’ quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna in riferimento alla revisione della lista dei lavori usuranti per i quali sarà riconosciuto il congelamento dell’aumento dell’età pensionabile. L’estensione alla categoria degli operai agricoli dell’ipotesi di anticipo pensionistico da riconoscere quali soggetti che svolgono lavori usuranti non può che trovare l’appoggio dell’intero sistema agricolo ma deve naturalmente ricomprendere – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – i lavoratori autonomi agricoli, ovvero i coltivatori diretti, che svolgono i medesimi lavori. Una spinta per il ricambio generazionale in un settore dove si assiste ad una crescente domanda di lavoro da parte di giovani ma anche una necessità per ridurre, con nuove energie, l’impatto degli infortuni sul lavoro in agricoltura dove – conclude Coldiretti – hanno una incidenza più elevata rispetto agli altri settori.

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