Da: Salvina Bassi.
Si votava in due regioni, entrambe governate dal PD e dai suoi alleati. In Calabria ha vinto il centro-destra, in Emilia-Romagna il centro-sinistra.
In termini calcistici si dovrebbe parlare di un pareggio. Pareggio più amaro per il PD, perchè prima governava in due regioni mentre ora ne amministra una sola.
Non riesco pertanto a capire i toni trionfalistici di alcuni esponenti del Partito Democratico, mentre ho apprezzato i toni pacati di Bonaccini, il quale ha ricordato:
a) che Salvini ha “meritoriamente” (l’avverbio è di Bonaccini) riempito le piazze, spingendo il PD a fare altrettanto;
b) che il centro-sinistra in Calabria è indietro di venti punti e la cosa lo preoccupa;
c) che il PD viene da una serie di brucianti sconfitte e non bisogna dormire sugli allori;
d) che non è il caso di parlare di una vittoria della sinistra perchè a suo favore si sono schierati anche parecchi sindaci civici che certamente di sinistra non sono.
Se poi guardiamo alla provincia di Ferrara, dove in tutti (dico tutti) i comuni il centro-sinistra si lecca le ferite ( a cominciare da Comacchio dove, nonostante la scelta di Marco Fabbri – surclassato nelle preferenze da una pressochè sconosciuta Veronica Negri -le liste di centro-destra hanno sfiorato il 70%), penso che Calvano,Minelli & Co. dovrebbero portare il lutto per una débâcle che non ha precedenti.
Mai era accaduto, a mia memoria, che il centro-destra battesse il centro-sinistra nella totalità dei comuni della provincia. Manco fosse la Spal quando (purtroppo) gioca in casa…
Forse,anche a Ferrara, per vincere i “piddini” avrebbero bisogno di un Bonaccini che sa rispettare gli avversari. Un Bonaccini in salsa estense che però, al momento, non si vede all’orizzonte.
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