PD: interpellanza sul futuro del Museo del Risorgimento e della Resistenza
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Da: Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico
Premesso che nella primavera del 2020 dovrebbero cominciare i lavori di ristrutturazione di Palazzo dei Diamanti (pur non essendo ancora pubblico e certo il progetto definitivo); che, in conseguenza di ciò, si rende necessario il trasferimento del Museo del Risorgimento e della Resistenza; che il trasferimento deve essere programmato per tempo, per consentire a chi cura il museo di organizzare il trasloco; che al Museo occorre assegnare una sede provvisoria idonea a consentire il prosieguo non solo della esposizione dei cimeli del Risorgimento e della Resistenza, ma anche della attività culturale e didattica cui negli ultimi anni la referente del Museo, Dott.ssa Antonella Guarnieri, ha dato grande impulso, coinvolgendo associazioni, cittadini, scuole, portando il museo ad un pregevole incremento di visitatori;
Tenuto conto dell’importanza del Museo, la cui sede attuale risale alla metà degli anni ’50, che ripercorre Risorgimento e Resistenza, fasi storiche fondamentali, dalle quali sono nate l’unità di Italia e la liberazione dal nazi-fascismo; della composizione del Museo, che comprende lasciti e donazioni di privati cittadini, e moltissimo materiale archivistico (giornali e riviste dell’epoca, lettere, materiale cartaceo) la cui delicatezza anche fisica impone attenzione sia per la fase del trasferimento che per la successiva riallocazione definitiva;
Considerato che i risultati raggiunti non vanno dispersi, anzi, vanno sostenuti e possibilmente migliorati, studiando quindi una soluzione definitiva per l’allocazione del Museo che sia adeguata alla sua importanza nel circuito museale ferrarese;
La sottoscritta Consigliera interpella il Sindaco e gli Assessori competenti al fine di conoscere quale sia il progetto per il futuro del Museo del Risorgimento e della Resistenza.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani