Skip to main content

Da M5S Ferrara

Ieri il M5S ha illustrato in conferenza stampa l’OdG (www.calameo.com/read/0051250177f2d5166074c), che si
discuterà prossimamente in Consiglio comunale a Ferrara, presentato con l’intento di far ricredere il
Comune sull’assoggettamento a canone (Cosap) dei passi carrai cosiddetti “a raso”.
Ricredersi non tanto per buon senso o equità nei confronti dei propri cittadini, anche se già solo per questo
non li avrebbe mai dovuti pretendere, ma perché giuridicamente il passo carraio si configura unicamente
quando vi è una occupazione di suolo pubblico con evidente modifica della strada e quelli a raso,
abbastanza evidentemente, checché ripeta il Comune a nastro rotto, non possono ritenersi passi carrai.
Anche perché, senza la condizione fondamentale dell’occupazione, il Comune allo stato attuale sta
tassando come con un pedaggio il mero accesso alle proprietà private.
E tutto questo non lo dice il M5S o qualche residente sovversivo, come sono stati etichettati, ma
direttamente con una recente sentenza la Corte di Cassazione (n° 18108/2016) che chiarisce una volta per
tutte che, così come in precedenza per la tassa (Tosap), ora anche per il canone (Cosap), al fine della
legittimità della richiesta, è necessario che si verifichi una effettiva sottrazione all’uso pubblico.
Per cui abbiamo chiesto la non tassazione dei passi carrai a raso già a partire dal 2018 con la modifica del
‘Regolamento comunale per l’occupazione di suolo pubblico’, onde evitare in primis questa palese
ingiustizia per i cittadini interessati nonché il rischio di possibili ricorsi degli stessi le cui spese andrebbero a gravare sull’Amministrazione e di conseguenza su tutti noi. Vedremo quindi il 30 novembre in Consiglio se la Giunta e la maggioranza accetteranno questa nostra richiesta o cosa si inventeranno questa volta per continuare a pretendere questa vergognosa gabella.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it