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da: alice Bolognesi

Lunedì 30 maggio ore 17.00
Appuntamento in Piazza Trento e Trieste
(di fronte a palazzo San Crispino)

Percorso storico-artistico nel cuore della città in compagnia di Francesco Scafuri.
Interverrà l’ingegner Luca Capozzi

Al termine dell’escursione culturale, presso la Sala Alfonso I del Castello Estense, dalle ore 18.30 alle 20 avrà luogo l’evento di premiazione dei concorsi “Percorsi di Pace tra Diritti ed Integrazione/concorso di racconti brevi”, mentre dalle ore 20 alle 21 nel cortile d’onore del Castello verrà offerto un buffet ai partecipanti.

Lunedì 30 maggio alle ore 17, con partenza da piazza Trento Trieste (di fronte a palazzo San Crispino), è prevista un’escursione culturale (a piedi o con bicicletta a mano) a partecipazione gratuita, dal titolo: “l’Ariosto, Bassani, de Chirico e i primi chiarori della luce elettrica”, organizzata nell’ambito del Festival dei Diritti (XIV edizione). Escursione culturale (a piedi o con bicicletta a mano) in compagnia dello storico Francesco Scafuri. Introduce l’ingegnere Luca Capozzi.

L’iniziativa propone un breve itinerario alla scoperta di quei luoghi del centro che rivestono particolare importanza, non solo dal punto di vista storico e architettonico, ma anche perché rievocano grandi personalità della letteratura e dell’arte, come Ludovico Ariosto, Giorgio Bassani e Giorgio de Chirico. Sarà l’occasione, quindi, per illustrare al pubblico aspetti poco noti o inediti di strade, piazze ed edifici di pregio, anche attraverso la vita e le opere di questi e altri personaggi che hanno reso celebre Ferrara nel mondo. Una strada di origine medievale come via Adelardi, particolarmente affascinante poiché si sviluppa a lato delle ciclopiche murature del prospetto settentrionale della Cattedrale (XII secolo), è legata per esempio a Ludovico Ariosto, alla sua commedia La Lena e alla vita che si svolgeva a Ferrara nel Cinquecento. La stessa strada, inoltre, ci riporta alla memoria Giorgio Bassani e i suoi più celebri romanzi, i quali a loro volta rimandano agli altri ambiti più significativi della città: dalle suggestive strade del ghetto, come via Mazzini, fino all’Addizione Erculea e all’ormai mitico giardino dei Finzi -Contini. Nel contempo, le opere di Bassani ci fanno pensare agli anni terribili delle leggi razziali e della Seconda Guerra Mondiale, a quella lunga notte del 1943 e al muretto del Castello Estense, alle vicende che videro Ferrara triste testimone di uno dei momenti più bui della sua storia; tuttavia, in quel periodo si rafforzarono il carattere e l’estro di coloro che diverranno protagonisti nei vari campi, a partire dallo stesso Bassani, che seppero reagire, incarnando nel dopoguerra il vero spirito dell’Italia libera, pacifica e democratica.
Durante il breve percorso è prevista una sosta davanti al palazzo Arcivescovile. Sarà l’occasione per ripercorrerne le vicende nel corso dei secoli, con particolare riferimento agli anni della Prima Guerra Mondiale, quando Alberto Savinio, pseudonimo dell’artista e scrittore Andrea de Chirico, fratello minore di Giorgio, divenne un assiduo frequentatore della “Casa del Soldato”, ospitata durante la Grande Guerra in un’ala del palazzo; proprio qui Alberto soleva intrattenere al pianoforte i commilitoni grazie alle sue doti di musicista. La “Casa del Soldato” era un luogo di ricreazione in cui i militari in servizio a Ferrara potevano svagarsi nelle ore di libertà, assistere a piccoli spettacoli, scrivere alla famiglie, leggere giornali e riviste. Questa circostanza ci porterà a ricordare che tra il 1915 e il 1918 Giorgio de Chirico, con Carlo Carrà, fu protagonista (durante il servizio militare nella città estense) di uno degli episodi più significativi della storia dell’arte del XX secolo. Nello stesso periodo in cui Ferrara veniva illuminata dai primi chiarori della “luce elettrica”, evento che sarà illustrato da Francesco Scafuri con particolare riferimento agli inediti effetti, Giorgio de Chirico realizzava alcuni capolavori assoluti, come Interno metafisico con grande officina (1916), Il Trovatore (1917), Ettore e Andromaca (1917) e Le Muse inquietanti (1918); opere che, come le altre eseguite in quegli anni dal grande artista, legheranno per sempre Ferrara alla pittura metafisica.

La manifestazione è promossa dal Festival dei Diritti e I.T.A.C.A. migranti e viaggiatori: Festival del turismo responsabile, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ferrara.

Al termine dell’escursione culturale, presso la Sala Alfonso I del Castello Estense, dalle ore 18.30 alle 20 avrà luogo l’evento di premiazione dei concorsi “Percorsi di Pace tra Diritti ed Integrazione/concorso di racconti brevi”, mentre dalle ore 20 alle 21 nel cortile d’onore del Castello verrà offerto un buffet ai partecipanti.
L’evento è organizzato da Festival dei Diritti di Ferrara, 14° Edizione Percorsi di Pace tra diritti ed integrazione.

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Arci Ferrara



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