Parrucche Oncologiche
Da: PD Stampa
Parrucche oncologiche, la Regione Emilia-Romagna garantisce 400 euro a ogni donna che ne ha bisogno
Calvano (Pd): “Soddisfazione del Pd per un’iniziativa che ora speriamo venga estesa a tutto il Paese e che riconosce un vero e proprio diritto per le donne”
“Come Pd avevamo chiesto l’impegno della Giunta regionale affinché i malati oncologici potessero avere un contributo per dotarsi della parrucca. Oggi quell’impegno è diventato realtà. Ed è un grande risultato, una scelta che va nella giusta direzione di stare vicino alle persone che soffrono, soprattutto alle donne. Le parrucche per queste pazienti rappresentano veri e propri presidi sanitari che aiutano ad affrontare un forte disagio psicologico dettato dalla malattia ed è giusto che siano riconosciuti come tali”. È soddisfatto Paolo Calvano, segretario del Pd dell’Emilia-Romagna e consigliere regionale, della misura presentata oggi dal Presidente Bonaccini e dall’Assessore Venturi e che consiste in un contributo una tantum di 400€ per chi, a seguito di radio o chemioterapia, subisce la perdita dei propri capelli.
“Un contributo che viene riconosciuto indipendentemente dal reddito o dall’Isee della paziente, perché davanti a una malattia subdola come il cancro non si devono fare distinzioni” aggiunge Calvano, che insieme ad altri colleghi consiglieri del Gruppo Pd, aveva presentato una risoluzione con la quale chiedeva proprio un impegno di questo tipo alla Regione, raccogliendo anche un appello lanciato da una ferrarese e fatto proprio da tantissimi cittadini e cittadine sulla piattaforma online Change.org.
“La nostra battaglia non si fermerà qua. Ora – conclude il consigliere regionale e segretario dem – ci rivolgeremo al Ministero della Salute per chiedere di inserire queste prestazioni nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e nel Patto per la salute affinché diventi un diritto in tutto il Paese”.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)