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“La natura non è altro che una poesia enigmatica.”
(Michel de Montaigne)

 

Che dio lasciamo

Che dio lasciamo
rintanare in noi,
noi albero e lui
scoiattolo, lui picchio?

 

Lungofiume

Sono insufficienti i nostri dèi,
che hanno nomi noti,
che si fanno avvicinare.

Altri ne prego da oggi
stranieri, senza nome,
che basta intravedere.

Ne avverto la presenza
davanti al bosco nudo nel mattino

mi succhiano
resina dagli occhi.

 

Abita in noi una violenza

Abita in noi una violenza
antica non abbastanza.

Gioco di ferirsi,
mia assurda preistoria,
alfabeto tracciato di corsa.

Bastone danzante
come tibia come mazza come penna.

Gli alberi hanno ossa, non lo vedi?
Crostacea solitudine
e gli albatri sciacalli,
grumi di ossi e noccioli.

Potrei farne sonaglio,
tuta di sciamano.

 

Hai riempito del tuo dio le mie preghiere

Hai riempito del tuo dio le mie preghiere,
bambole per te
gli idoletti che ho salvato dall’incendio.

Ancora distogli lo sguardo
da questo mio dono straniero:
speravi lo rendessi,
di poterlo disarmare.

E i riti che hai impedito,
i talismani tenuti nascosti
è una gioia maneggiarli.

Parlo agli alberi, ai lampioni,
merli in volo mi portano ostie,
dèi minuti mi descrivono
il mondo come a un cieco.

E intanto tu svanisci
nel recinto della vecchia religione –
ti schiaccia il tuo dio
di un solo colore.

 

Sei un dio che ho abbandonato, a cui non credo

Sei un dio che ho abbandonato, a cui non credo
più –
eppure ti ritrovo nei miei gesti.

Ti nascondi, sopravvivi dietro i volti
delle icone ridipinte, sullo sfondo
dei miti che ogni giorno mi racconto.

E temo di pregarti inconsciamente.

 

Michele Ghiotti è nato nel 1989 a San Marino, dove vive e insegna lettere. Sulle riviste «Crack», «Carie» e «Retabloid» sono apparsi due suoi racconti brevi, Diario metempsicotico e A volte l’aria è più solida del cemento. Suoi versi sono stati selezionati dallo scrittore e poeta Davide Rondoni per il concorso In che verso va il mondo e dal poeta e critico milanese Maurizio Cucchi per La bottega di Poesia de «La Repubblica» (ed. Milano). Le poesie, pubblicate in questo numero di “Parole a capo”, fanno parte della sua prima raccolta di poesie “Preistoria primavera”, Italic Editore, Ancona, 2021.

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

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Benini & Guerrini



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