PAROLE A CAPO
Luciana Idini: “Acqua di fiume” e altre poesie
Tempo di lettura: 2 minuti
“La poesia è un modo di prendere la vita alla gola.”
(Robert Frost)
La resilienza
Serpeggia un profumo salmastro.
Dal sentiero
oltre i muri scrostati
scorgo sorrisi
scolpiti sui sassi
(agosto 2020)
Respira la notte
Mi piace la notte.
Le strade e le piazze
si aprono vive
allargando le braccia
La luce dei lampioni
sale verso il cielo
estende l’orizzonte
tocca l’infinito
Da varchi di memoria
dei vicoli antichi
avanzano echi
di vite vissute
Pervadono l’aria
in sussurri di brina
alitando ricordi
bianchi
freschi e leggeri
(17 settembre 2020)
Acqua di fiume
Per me eri un torrente
che scorreva lascivo
sopra i miei sassi rotondi
Nel profondo scavavi
le mie asperità più segrete
fendendo gli angoli acuti guardiani
della mia indipendenza
Mi distrasse lo sciabordio
di acque pazienti
che tracciavano il letto del fiume
con l’ineludibile fluire del cosmo
e lasciai che quella dolcezza
si distendesse tra le pieghe
dei miei pensieri contorti.
E ora che quel corso d’acqua
che credevo perenne
si è inaridito
brucia la terra
offerta al sole feroce
laddove non riparammo
al vento impetuoso
venuto dal mare
Luciana Idini (Sassari, 1966)
Da sempre, scrittrice solo per passione. Dopo un diploma tecnico ho scelto di seguire studi in lettere moderne con indirizzo storico perché, dopo la letteratura, la Storia è il mio secondo amore. Mi piace scrivere poesie e racconti brevi.
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