Parole a capo
Lino Di Nitto: “Settembre” e altre poesie
Tempo di lettura: 2 minuti
“Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un’altra riva, e arriverò.”
(Cesare Pavese)
LITORALE
Tra i declivi e l’arenile,
dove è possibile amare anche l’ansito
e il calore prospero che agita le acque fino a sera,
per gesti e fragranze d’accudire
in focolai di pianto
ho caute
le prime altari di pioggia calde e veraci,
e così appare al dormiente
mantide e recisa
la mia schiena al giorno
SETTEMBRE
L’estate ha riacquistato il suo silenzio
Ci si ferma per colazione affrontando il mare,
il regno della dimenticanza e dell’oblio
(nostra grazia naturale)
Le mie giornate di paese
scorrono lente e commoventi
in totale solitudine
Qualcuno rimane – non sceglie di rimanere –
altri vanno via
Settembre ha ali di bronzo,
il vento febbrile che stimola l’ascolto.
Pace, pace alle anime in travaglio!
Restiamo al sicuro ancora qui,
nelle nostre bagatelle private,
nei nostri timori gracili e sofferti:
nulla è passato invano.
Ci siamo scoperti anche fortunati,
e questa è francamente una sorpresa.
Settembre giunge dunque e passa in fretta,
per l’anima paesana che teme il mondo,
rifiuta il mondo, fa il mondo a sé.
AD OGNI NUOVA AMICIZIA
C’è quella distanza tra noi,
una forza che
dall’incanto dell’incontro,
giunge a noi per tramortirci,
e l’intenzione
è già cosa remota,
una vuota stanca perifrasi per dire:
non osare
Abbiamo tentato di cogliere
per queste vie
una fonte ed un ristoro,
un privilegio in cui dissipare
malumori e sconfitte,
procedendo addirittura cauti
e attenti ad ogni riga,
ad ogni posizione,
ad ogni nuova amicizia
Vero,
l’amaro scandalo
ci appartiene per riflesso,
dichiarandoci invise la vanità
e la brutalità dell’evento
Quel che è buono non è giusto,
quel che è giusto non conviene
Noi non ci conosciamo
Lino Di Nitto è semplicemente un poeta. Ha quarantotto anni e da qualche tempo vive a Monza. La sua prima pubblicazione risale al 2003; a questa hanno fatto seguito varie raccolte, fino alla testimonianza prevalentemente in versi di “Io sono la mia preda” (2019).
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]
Sostieni periscopio!
Benini & Guerrini
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it